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                      Maurizio Lauro: l’ex calciatore che ha scommesso sulla fragola romagnola

                      Nelle campagne di Ronta (Fc) è nata Superfruit, una rinnovata azienda a conduzione biologica (ex Zoffoli Reano) che sta concludendo la prima campagna di fragola di Cesena. Tre sono le varietà innovative, Joly, Sibilla e Aprica: hanno grado brix elevato, polpa brillante e aroma delicato, e hanno già conquistato i consumatori locali. La vendita avviene presso i dettaglianti della Romagna, in parte in Gdo tramite realtà partner e direttamente in azienda: qui i clienti più numerosi e affezionati sono tifosi e amici calciatori. Prossima scommessa? Testare il bio anche sulle fragole e introdurre i piccoli frutti

                       

                      di Carlotta Benini

                       

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                      Joly, Sibilla e Aprica sono le tre nuove varietà di fragola romagnola prodotte dalla cesenate Superfruit

                      Se abbandoni il campo da calcio… l’alternativa è scommettere su quello di fragole! È successo così a Maurizio Lauro, ex difensore di serie A e B, ricordato in particolare per le sue sei stagioni consecutive nel Cesena, che, dopo aver dovuto dire addio al pallone a causa di un infortunio, ha deciso di reinventarsi e diventare imprenditore agricolo. E insieme all’amico e socio Mirco Zoffoli – professionista dell’ortofrutta e referente per l’Italia dell’importatore svizzero Bardini&Keller – si è avventurato in una sfida: quella di rilanciare la fragola romagnola.

                       

                      La location è Cesena e i terreni sono quelli di Superfruit, azienda nelle campagne di Ronta con sei ettari di frutteto (pesche, nettarine, albicocche e kaki) a conduzione biologica, che da un anno si è specializzata nella produzione di fragole appunto. Tre cultivar innovative che hanno rese più contenute rispetto alle varietà tradizionali, ma una qualità organolettica eccellente.

                       

                      “Su quattro ettari di terreno un anno fa abbiamo innestato 120 mila piantine di Joly, Sibilla e Aprica”, spiega Mirco Zoffoli, che oggi ha preso in mano l’azienda di famiglia (ex Zoffoli Reano) per rinnovarla e renderla più dinamica, andando così incontro alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. Queste tre varietà di fragola hanno un’elevata shelf life e nulla da invidiare alla più celebre Candonga in quanto a sapore e gradevolezza. “Joly ha un elevato grado zuccherino, – continua Zoffoli – colore brillante e aroma inconfondibile. Sibilla ha forma conica allungata, sapore gradevole e colore brillante, e resiste in campo anche ad elevate temperature. Aprica ha una caratteristica forma a cuore e un gradevole equilibrio tra dolcezza e acidità”.

                       

                      superfruit zoffli e lauro

                      Da destra Mirco Zoffoli e l’amico e socio Maurizio Lauro, ex calciatore che ha militato anche in serie A

                      Per questa prima annata il prodotto è coltivato in modo convenzionale, ma per il prossimo anno l’azienda si sta strutturando per introdurre il biologico anche nelle fragole.

                       

                      Come nasce questa avventura, che vede come protagonista d’eccezione un ex atleta? “Non tutti lo sanno, ma Maurizio è perito agrario. – rivela Zoffoli – Quando è stato costretto ad appendere al chiodo le scarpette da calcio, un po’ per caso e un po’ per destino ha preso forma questa idea. Un’avventura in cui abbiamo riversato ogni energia da un anno a questa parte. La nostra è una storia fatta di sudore, di sveglie all’alba, di schiena curva sui campi: abbiamo fatto tutto da soli, con le nostre forze. Qualcuno potrebbe pensare che sia una pazzia. Per noi, oggi, è fonte di grande soddisfazione”.

                       

                      E i primi risultati di questo esperimento, hanno già ripagato l’impegno e la fatica. La prima campagna di fragole Superfruit è iniziata il 27 aprile e terminerà a fine della prima decade di giugno. Ad oggi sono stati raccolti 900 quintali di prodotto, l’obiettivo è chiudere la campagna con 1.000-1.100 quintali.

                       

                      “Il meteo avverso di maggio non ci ha fortunatamente arrecato danni – dice Zoffoli – E grazie alla consulenza del massimo esperto di fragole della zona, Maurizio Mazzoni, abbiamo avuto un prodotto di qualità elevata. La resa per pianta non è altissima, si parla di 800 grammi circa, ma le caratteristiche organolettiche sono molto buone”.

                       

                      Il prodotto è stato venduto principalmente a dettaglianti del territorio romagnolo, e in parte in Gdo, tramite aziende partner che commercializzano il prodotto in esclusiva.

                       

                      Poi c’è la vendita diretta in azienda, dove è possibile degustare anche specialità come i ghiaccioli di fragole fresche e altri prodotti trasformati (succhi, marmellate ecc…). “Stiamo testando varie soluzioni per valorizzare anche il sotto prodotto”, spiega Mirco Zoffoli.

                       

                      La prossima sfida? Testare il biologico anche sulle fragole, e introdurre la coltivazione di piccoli frutti come mirtilli, lamponi e more. “Ci stiamo già attrezzando – conclude – a settembre inizieremo a costruire una piccola struttura per il raffreddamento, il carico e lo scarico”.

                       

                       

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