L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
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                      Mazzini (Coop Italia), l’intervento a Fresh Retailer 2016 in 10 (pepate) dichiarazioni

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                      Si è svolto venerdì 11 novembre a Milano Fresh Retailer: Show&Conference. L’evento, giunto alla seconda edizione, punta a stimolare e far incontrare la GDO italiana con i migliori fornitori di ortofrutta. Claudio Mazzini, responsabile nazionale filiera ortofrutta di Coop Italia, ha dato delle suggestioni su quello che ci aspetta  e sull’evoluzione del reparto. Potete scaricare la presentazione (clicca qui) e di seguito riportiamo dieci sue dichiarazioni

                       

                      di Eugenio Felice

                       

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                      Claudio Mazzini l’11 novembre a Milano durante l’intervento a Fresh Retailer 2016

                      1. “Mi preoccupo perché da 18 mesi dico le stesse cose: siamo l’unico reparto che non ha nemici, né di tipo alimentare, né etico, né religioso, ma siamo l’unico reparto che tutti auspicano che cresca”.

                       

                      2. “Il consumatore sta cambiando molto più velocemente di quello che noi gli stiamo dando in termini di soluzioni e risposte. È giunto il momento allora per i distributori di interpretare in modo nuovo questo importante reparto”.

                       

                      3. “Immagino molta più innovazione e servizio: ci sono nuovi consumi che noi cogliamo solo in maniera marginale, concentrati come siamo su una competizione molto mirata al prezzo e poco alla creazione di valore”.

                       

                      4. “Oggi sono presenti diversi produttori, vorrei smettere di sentirmi dire che siamo una fabbrica a cielo aperto, che non ci sono più le mezze stagioni: è evidente che dobbiamo adattarci a questi cambiamenti climatici”.

                       

                      5. “La qualità si fa in campagna, è ovvio che le ciliegie guaste sotto a quelle a posto – per riprendere l’esempio di Tirelli – non ce le ho messe io. Non possiamo continuare a rimpallarci le responsabilità, dobbiamo trovare soluzioni condivise”.

                       

                      6. “Dobbiamo iniziare a mettere il consumatore al centro. È un mio mantra. Lo dico continuamente. Dobbiamo produrre quello che il consumatore vuole. Produrre quintali e quintali per ettaro a discapito del sapore e della qualità è un errore”.

                       

                      7. “Innovazione è tutto ciò che semplifica il consumatore. Quando si mette il servizio credetemi che la tensione sul prezzo viene meno perché io non gli offro solo un prodotto ma un servizio e una facilitazione”.

                       

                      8. “È evidente che dobbiamo ripensare i nostri spazi. Io credo che avere un reparto ortofrutta al 20 per cento di quota entro il 2020 sia possibile, ovviamente non il reparto di oggi: va riprogettato, ripensato, allargato a una logica di mondo vegetale che è molto più ampia della sola ortofrutta”.

                       

                      9. “Dobbiamo assolutamente cambiare il modo di comunicare, perché è evidente che abbiamo un modo di comunicare vecchio: dobbiamo trovare un modo diverso e nuovo di parlare ai millennials che non può essere quello che usiamo oggi. Questo è un tema forse ancora più importante di quelli che ho toccato prima”.

                       

                      10. “Dobbiamo avere la consapevolezza che dire che la frutta fa bene, scusatemi, è un po’ pochino. Dire che la frutta fa bene e che bisogna mangiarne di più ha fatto sì che negli ultimi 10 anni di frutta e verdura se ne mangi di meno. È evidente che la chiave di lettura non è quella giusta”.

                       

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