Dalla Redazione
“Le due coccinelle del nuovo marchio ci hanno portato fortuna davvero!”: così Josef Wielander, direttore VI.P l’Associazione delle Cooperative Ortofrutticole della Val Venosta, commenta la nascita del nuovo marchio della mela di qualità, eccellenza dell’Alto Adige. “A quattro mesi dal rinnovamento dell’immagine, possiamo affermare che le due coccinelle simbolo di qualità e naturalità delle nostre mele sono state ben accettate dai nostri clienti, che ora, ancor meglio di prima, ben identificano l’origine certa della nostra produzione venostana, la qualità e il rispetto dell’ambiente”, continua il direttore di VI.P.
Il piano di decumulo sta procedendo regolarmente, in stock è presente attualmente il 15% della produzione, che servirà per soddisfare le richieste dei consumatori nei mesi estivi e pre-autunnali, nell’attesa di avere in casa il nuovo raccolto.
“Possiamo garantire ai nostri clienti una copertura adeguata per tutto l’anno, – sottolinea Wielander –con un prodotto in stock eccellente: le rosse sono terminate ad eccezione di una piccola quantità di Jonagold, e la Golden è di ottima qualità, complice l’estate scorsa che qui in montagna non è stata troppo calda”.
Il giudizio sulla stagione è quindi senz’altro positivo, per VI.P. Anche meglio (leggermente) di quello del 2015: “Non ci sono da fare salti di gioia, – è il commento del direttore – però la remunerazione è superiore a quella dello scorso anno, e noi possiamo ritenerci soddisfatti per i nostri contadini”.
Le varietà che hanno performato meglio? Oltre ai due cavalli di battaglia, Golden e Red Delicious, la Pinova, tipica mela venostana, per le sue caratteristiche di gusto e colorazione è andata oltre le aspettative. Molto bene anche per le varietà club Kanzi, prodotta in esclusiva con VOG, Ambrosia ed Envy, che per le loro differenziazioni di sapore e colorazione hanno saputo rispondere alle richieste di consumi nuovi e giovani registrando ottime performance.
I mercati strategici per Mela Val Venosta restano quello italiano, piazza commerciale di riferimento, dove VI.P registra gli stessi volumi dello scorso anno, senza avere riscontrato cali di consumi. “Mela Val Venosta può essere contenta perché sia in Italia che all’estero è riconosciuta la sua brand fidelity da parte di clienti che riescono a capire eapprezzare un prodotto di qualità e dalle caratteristiche organolettiche superiori. – precisa Wielander – A seguire, la Spagna e i Paesi Scandinavi non hanno deluso le nostre aspettative e hanno risposto in maniera positiva anche quest’anno. Qualche contrazione nell’export la registriamo in quei Paesi dove c’è instabilità politica come Egitto, Algeria e Libia, dove le nostre mele arrivano, ma con un po’ di più di rischio e con meno continuità”.
“Cosa possiamo aspettarci per la prossima stagione? – conclude il direttore di VI.P – È ancora presto per dirlo perché proprio in questi giorni i contadini sono nella fase di diradamento, a seguito della quale faranno le prime stime. A causa di una gelata primaverile ci aspettiamo sicuramente meno mele dello scorso anno e dell’ultimo triennio, ma possiamo tranquillizzare i nostri clienti dicendo che avremo una quantità giusta per poter soddisfare le loro esigenze per 12 mesi, ripagando come sempre la loro fiducia con una mela di qualità.”
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