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                      Mele, come da previsioni finale di campagna in ripresa. L’opinione di VOG e VI.P

                      Mele
                      A poche settimane dalla fine della stagione 2014/15, è tempo di bilanci per il settore melicolo. Sta infatti volgendo al termine un periodo commerciale piuttosto complesso, caratterizzato da due fattori di grande importanza: da un lato l’embargo russo che ha ridisegnato gli equilibri commerciali a livello internazionale, dall’altro la produzione record che ha interessato diversi Paesi europei

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      MeleQuesti due fattori hanno portato a una certa turbolenza dei mercati nei primi mesi della campagna, con un generale abbassamento dei prezzi che ha dato del filo da torcere ai produttori. Questa situazione ha avuto tuttavia un effetto positivo: quello di portare a un generale aumento dei consumi di mela da parte dei consumatori. Anche grazie a questa tendenza, a partire da gennaio la situazione si è gradualmente normalizzata: il raccolto è stato progressivamente smaltito e le scorte sono al momento in linea con quelle dello scorso anno. Inoltre, le quotazioni sono in sensibile incremento. Ci sono dunque tutte le condizioni per un buon avvio della prossima campagna, che sarà sicuramente meno prolifica di quella attuale. Le stime ufficiali sulla produzione 2015/16 verranno presentate come di consueto in occasione di Prognosfruit, la conferenza annuale che quest’anno si svolgerà a Merano dal 5 al 7 agosto.

                       

                      Dichgans VOGVOG. “Anche grazie ad un trimestre particolarmente positivo tra marzo e maggio, il prodotto in magazzino al momento è del tutto paragonabile a quello dello scorso anno, con un surplus di solo poche tonnellate”, spiega Gerhard Dichgans, direttore del VOG. “Un risultato eccezionale se si considera che avevamo a che fare con un raccolto record, il 23% più alto rispetto alla stagione precedente. Guardo con ottimismo alle prossime settimane: rimane da commercializzare il 13% dei volumi, ma viste le quotazioni in aumento negli ultimi due mesi, credo che le prospettive siano positive. Tutto lascia presagire che la prossima campagna, sicuramente meno prolifica, potrà partire sotto i migliori auspici”.

                       

                      “Aprile – prosegue il direttore del VOG – è stato il mese che ha segnato di fatto l’inversione di tendenza sul fronte delle quotazioni; la Golden è stata l’ultima varietà a recepire la correzione, aumentando il prezzo a partire da maggio. Riteniamo comunque che abbia spazio per salire ulteriormente in questo mese: la domanda è infatti buona e ora si concentrerà prevalentemente proprio sulle mele Golden”. Positive infine le performance delle mele biologiche del VOG, così come per le varietà Club: Pink Lady, Kanzi, Jazz hanno dato grandi soddisfazioni, risentendo solo in minima parte delle difficoltà e turbolenze del mercato, mantenendo per tutta la stagione quotazioni solo di poco inferiori alla campagna precedente.

                       

                      Wielander VI.PVI.P. “Il piano di decumulo sta procedendo con flusso regolare ed è in linea con la quantità prodotta – dichiara Josef Wielander, direttore VI.P, l’Associazione delle Cooperative Ortofrutticole della Val Venosta – e proseguirà fino alla prossima raccolta, garantendo l’uscita dai nostri magazzini di tutto lo stock ed una copertura adeguata dei nostri clienti per tutto l’anno grazie anche all’ottima tenuta del nostro prodotto. Questi risultati – continua Wielander – li stiamo ottenendo grazie alla qualità eccellente del raccolto 2014 che è stato favorito anche dalle migliori condizioni atmosferiche. Rispetto al 2013, l’ultima raccolta non ha avuto un’esplosione quantitativa, ma è rimasta abbondantemente nella media standard, con un leggero incremento di circa 3%”.

                       

                      “Per quanto riguarda il mercato – aggiunge Wielander – nonostante il fattore di crisi che sta attraversando l’Europa, Italia e Spagna restano i nostri mercati di riferimento, come pure tutto il Mediterraneo, soprattutto per la varietà Golden. In particolare, nel Nord Africa stiamo implementando e migliorando la nostra presenza così come la nostra brand image. Inoltre, stiamo continuando a guardare verso nuovi mercati come il Medio Oriente. Guardando al futuro, ci auspichiamo un buon raccolto, ma senza toccare quantità eccessive di produzione, per evitare un calo troppo marcato dei prezzi e per garantire il giusto equilibrio di tutta la catena produttiva. In questo modo, tutti gli attori coinvolti, dal melicoltore al consumatore finale, potranno ritenersi pienamente soddisfatti”.

                       

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