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                      Mele, dopo Sft, nuova partnership per Apofruit Italia con la coop Bio Meran

                      Mele Gala
                      Dopo Sft, nuovo colpo per Apofruit Italia in Trentino-Alto Adige. Bio Meran assume il riconoscimento di filiale di OP diventando così il braccio commerciale di riferimento per la valorizzazione nella produzione di mele certificate Demeter di tutta la OP. Il grande gruppo di Cesena mette a disposizione la rete commerciale e i servizi tecnici mentre la piccola cooperativa di Merano porta in dote la sua alta specializzazione

                       

                       

                      Mele GalaApofruit Italia, uno dei maggiori gruppi italiani di produzione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli, potenzia la propria presenza nel settore delle mele biologiche acquisendo un partner di grande prestigio e affidabilità. È divenuta operativa dal primo gennaio, infatti, la partnership tra Apofruit e la cooperativa Bio Meran, con produttori di mele bio che conducono le proprie aziende – nei territori vocati della zona di Merano, in Alto Adige – conformemente agli standard internazionali certificati Demeter, produzioni ortofrutticole che utilizzano il metodo biodinamico, ossia l’agricoltura che sigla un ulteriore affinamento del biologico ed ha cura della terra per avere cura dell’uomo.

                       

                      In virtù dell’accordo tra le due strutture la cooperativa Bio Meran assume il riconoscimento di filiale di OP diventando così il braccio commerciale di riferimento per la valorizzazione delle produzioni di mele certificate Demeter. In particolare Bio Meran avrà il compito di concentrare l’offerta ed immettere sul mercato la produzione di mele biodinamiche degli aderenti all’OP Apofruit Italia attraverso la commercializzazione diretta. Per effetto della partnership i produttori di Bio Meran, ossia i circa 20 associati che operano su circa 90 ettari, hanno aderito alla Op Apofruit Italia e la cooperativa Apofruit a sua volta ha assunto una quota capitale del 5% di Bio Meran.

                       

                      [Leggi anche: “Sft, al capolinea l’avventura OP Valli Trentine, inizia quella con Apofruit Italia”]

                       

                      Ora Apofruit e Bio Meran potranno innescare integrazioni e sinergie per rafforzare la gamma e la commercializzazione delle mele biologiche e biodinamiche. In particolare punteranno ad accrescere le proprie capacità concorrenziali nei mercati internazionali con sviluppo delle vendite su nuovi canali commerciali (mercati del Medio Oriente, area sud del Mediterraneo, nuovi mercati emergenti asiatici e Centro e Sud America). Il potenziamento passerà anche attraverso lo sviluppo coordinato della produzione, il coordinamento dell’assistenza tecnica tra le cooperative, la riduzione dei costi globali della filiera, l’acquisizione esclusiva di brevetti, la gestione comune di nuovi finanziamenti.

                       

                      “Ciascuna delle nostre strutture – evidenzia Ilenio Bastoni, direttore generale di Apofruit – mantiene le proprie caratteristiche identitarie territoriali e produttive, semplicemente Bio Meran entrerà in un sistema di organizzazione di produttori già attivo su molti mercati, mentre Apofruit godrà di tutti i vantaggi che derivano dall’acquisizione di un’alta professionalità anche nel settore del biodinamico. Già è noto quanto il biologico sia importante nel nostro Gruppo, il biodinamico porterà un ulteriore sviluppo nell’ambito dell’agricoltura che rispetta l’uomo e l’ambiente”.

                       

                      “L’ingresso della nostra giovane cooperativa, nata poco meno di tre anni fa, in questa partnership – è la valutazione di Franzeline Dietmar direttore di Bio Meran – aprirà nuovi mercati alle nostre mele, soprattutto nell’oltremare. Peraltro già oggi siamo presenti in tutta Europa, soprattutto Scandinavia e Spagna, in cui commercializziamo buona parte della nostra produzione che nel 2014/2015 ha totalizzato 42 mila quintali per un fatturato di 5 milioni di euro”.