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                      Mele, naufraga il piano di riunificazione tra La Trentina e SFT. Coser: “Presi in giro”

                      SFT hp

                      (Copyright: Fm)

                      Il progetto per la creazione di un nuovo polo delle mele del basso Trentino sul modello Melinda – ma a distanza di 15 anni – ha avuto una battuta di arresto a inizio aprile e sembra molto difficile che possa andare avanti. Coser (SFT): “Progetto tradito, ci hanno preso in giro”

                       

                      di Eugenio Felice

                       

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                      Tra il dire e il fare ci sono di mezzo le persone. Nel 2013 la SFT, Società Frutticoltori Trento, presieduta da Mauro Coser, la più grande e moderna delle cooperative aderenti a La Trentina, aveva deciso di uscire dal consorzio diretto da Simone Pilati, costituendo l’OP Valli Trentine. Da alcuni mesi le due realtà sono tornate a dialogare, sotto l’impulso della Federazione Trentina della Cooperazione, che ha affidato a Roberto Della Casa, docente all’Università di Bologna, il compito di disegnare un progetto di aggregazione volto a ridare unità ed efficienza alla melicoltura del basso Trentino, sull’esempio di quanto fatto 15 anni prima in Val di Non con Melinda. Un progetto che avrebbe dovuto coinvolgere anche la sezione ortofrutticola del gruppo Mezzacorona (terza realtà vinicola italiana), uscito anch’esso diversi anni fa da La Trentina, quando questa raccoglieva 200 mila tonnellate di mele mentre oggi siamo scesi a 60/70 mila.

                       

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                      Usiamo però il condizionale, perché a quanto pare l’accordo sembra difficilmente raggiungibile. Chi ha letto i giornali del Trentino il 4 aprile deve essere rimasto a dir poco disorientato. Corriere del Trentino titolava: “La Trentina, il cda approva il rientro di SFT”. Trentino sulla stessa lunghezza d’onda: “La Trentina, ok all’accordo con SFT. Via libera del cda alla nascita del nuovo pole delle mele”. L’Adige invece, lo stesso giorno, titolava: “Rottura SFT-La Trentina. Stop alla riunificazione”, con un sottotitolo ancora più chiaro: “Coser: progetto tradito, ci hanno preso in giro”. A trarre in inganno i primi due giornali è stato un comunicato stampa de La Trentina che il presidente di SFT Mauro Coser ha subito smentito: il progetto finale non era quello che era stato originariamente presentato, ha fatto sapere, arrivando a dichiarare: “Ci stanno prendendo il giro”.

                       

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                      “Della Casa – ha spiegato Coser – ci ha presentato un progetto che è il contrario di quello che ci aveva detto in cda: avevano detto che avremmo costituito un nuovo consorzio e invece ci propongono di rientrare in La Trentina. Per giunta dovremmo cedere le nostre strutture al Consorzio ad un valore che verrà deciso da una commissione nominata dal cda di La Trentina, senza possibilità di appello. Inoltre il progetto che ci era stato illustrato prevedeva uno statuto del nuovo consorzio in cui le quote fossero in base al peso delle cooperative aderenti e la liquidazione dei pagamenti in base alle campionature e al fatturato delle singole società. Era previsto poi un direttore generale diverso da quello attuale del Consorzio La Trentina. Di tutto questo non c’è più traccia. A questo punto – ha concluso Coser – il nostro cda ha immediatamente deciso di fermare tutto”.

                       

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