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                      Mele, nei primi mesi vendite a + 20% ma prezzi a volte inferiori ai costi di produzione

                      Assomela
                      Con l’inizio del 2015 il comitato marketing di Assomela, ha reso nota la situazione del mercato delle mele a livello nazionale, regionale e provinciale, nel contesto comunitario e come prospettive di evoluzione. Secondo l’associazione i trends di vendita ad inizio 2015 si sono confermati eccellenti, elevati sia a livello nazionale per le principali varietà che nei diversi paesi della Comunità Europea, con buon riscontro di consumo interno e ottimi risultati per l’esportazione ma la situazione di mercato risulta ancora condizionata da un eccesso di offerta che pesa sulle valutazioni commerciali, con valori medi delle mele in alcuni casi inferiori al costo di produzione.
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                      Dalla partenza – scrive Assomela in una nota – della stagione commerciale sono state vendute complessivamente 750.434 tonnellate, con un aumento particolarmente significativo pari a 120.940 tonnellate (+19%) rispetto allo stesso periodo del 2013/2014. La situazione di mercato ad inizio 2015 risulta ancora condizionata da un eccesso di offerta che pesa sulle valutazioni commerciali, con valori medi delle mele in alcuni casi inferiori al costo di produzione.

                       
                      Vendite. Per il gruppo Gala si registra addirittura una vendita record di 213.705 tonnellate da inizio stagione, rispetto alle 177.239 tonnellate dell’anno precedente, livello che porta le giacenze al livello della stagione precedente.

                      Ottimi volumi di vendita si trovano anche per il gruppo Red delicious, con 92.844 tonnellate collocate al 1° gennaio contro le 60.378 del 2014 (+54%), della Fuji con 47.234 tonnellate vendute rispetto alle 36.884 del 2013 (+28%) e per la Golden delicious, che evidenzia un volume di vendita pari a 236.981 tonnellate, con un aumento di 27.174 tonnellate (+13%) rispetto al 1° gennaio 2014.

                      In maniera un po’ sorprendente la stessa Granny Smith segna un record di vendite, con 52.930 tonnellate esitate nella stagione corrente contro le 28.220 dello stesso periodo nell’anno 2014 (+87%). Ottimo comportamento anche per la varietà Braeburn, che vede crescere di 10.970 tonnellate il volume di mele commercializzate da inizio stagione e consente alla varietà di raggiungere lo stesso livello di giacenze dell’anno precedente.

                      A livello comunitario i volumi di vendita al 1° dicembre sono significativamente alti, superiori di circa 200.000 tonnellate (+75%) dalla partenza della campagna di commercializzazione.

                       

                       

                      Giacenze. L’elevato ritmo di vendita porta la giacenza totale di “mele da tavola” alla data del 1° gennaio 2015 a 1.403.310 tonnellate, una quota superiore del 15% rispetto alla stessa data dell’anno precedente. Questo trend ha consentito di ridurre di circa il 40% l’aumento di volume di mele disponibili tra il raccolto 2014 ed il raccolto 2013, che passa da 307.418 a 186.478 tonnellate.

                       

                      Assomela

                      Tendenze e prospettive. L’offerta di frutti da parte degli operatori meno organizzati ed in particolare meno dotati di strutture di conservazione appare in via di esaurimento. Per alcune varietà, come Gala, Braeburn e Fuji, che stanno rientrando entro volumi di disponibilità ordinari, si avvertono già primi segnali di recupero dei prezzi, così come per la stessa Golden delicious in particolare per i calibri superiori.

                      Considerando che in tre mesi il 40% dell’eccesso di offerta è già stato assorbito e che i maggiori volumi di vendita per le mele si realizzano nei mesi di febbraio, marzo ed aprile, Assomela conferma che se il ritmo di vendita proseguirà con la medesima dinamica, il volume di prodotto aggiuntivo rispetto al 2013 potrebbe essere assorbito già da fine marzo, portando la disponibilità e l’offerta di mele ad un livello pari se non inferiore alle annate precedenti.

                      Tutti questi fattori permettono di confermare le valutazioni prudenti ma ragionevoli già espresse a dicembre, per una graduale ripresa del mercato nel prosieguo della stagione commerciale.