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                      Melone Mantovano, campagna al via con i migliori auspici, a dispetto del maltempo

                      Dopo l’ondata di maltempo che nelle prime settimane di maggio ha colpito tutta la Penisola, c’è stata un po’ di incertezza nel mantovano per l’avvio della campagna meloni. Le piogge torrenziali fortunatamente non hanno causato particolari problemi, se non qualche difficoltà di accesso alle serre, dove la raccolta è iniziata con un po’ di ritardo, “ma all’insegna della migliore qualità”. “I quantitativi ad oggi soddisfano le richieste e la domanda da parte del mercato, con il ritorno del bel tempo, è in aumento”, ci racconta Riccardo Gorzoni, direttore della Op Sermide Ortofruit

                      di Carlotta Benini

                      melone Mantovano

                      Dopo qualche incertezza dovuta all’ondata di maltempo che nelle scorse settimane ha investito tutta la Penisola, entra nel vivo con i migliori auspici la campagna del melone Mantovano, fiore all’occhiello di un territorio vocato dove questa produzione si fregia anche dell’Igp.

                      Inizialmente Coldiretti, a seguito delle piogge torrenziali che tra la seconda e la terza settimana di maggio si sono abbattute anche sul mantovano, aveva diffuso una nota dai toni un po’ allarmistici  in cui si parlava di “rallentato sviluppo vegetativo di meloni e cocomeri” a causa del maltempo e anche di “diversi ettari finiti sott’acqua fra Sermide e Felonica”.

                      La situazione, in realtà, era apparsa immediatamente non critica dal punto di vista produttivo. “Ci sono stati, sì, alcuni campi allagati nella zona di Bondeno, ma nel territorio della nostra Op non si sono riscontrati particolari problemi”, aveva subito rassicurato Riccardo Gorzoni, direttore della Op Sermide Ortofruit, che avevamo raggiunto telefonicamente il 16 maggio scorso, per avere un quadro più chiaro della situazione. “Il prodotto in raccolta ad oggi è di ottima qualità”, aveva aggiunto.

                      La campagna del melone Mantovano quest’anno è iniziata effettivamente con un po’ di ritardo dovuto appunto al maltempo, che ha rallentato la raccolta del prodotto precoce in serra, ma la pioggia persistente delle scorse settimane non ha causato fortunatamente difficoltà, se non quella dell’accesso alle serre stesse a causa del fango e dell’umidità. “Ma con i mezzi tecnici a nostra disposizione si riesce ad arrivare ovunque”, aveva rassicurato anche a questo proposito Gorzoni.

                      Oggi, dopo due settimane, si ha un quadro più chiaro della situazione: le previsioni per il prosieguo della campagna del melone Mantovano sono positive. “La qualità del prodotto si conferma ottima, sia per quanto riguarda il melone retato che quello liscio – racconta Gorzoni, che abbiamo ricontattato telefonicamente -, e il tenore zuccherino è sempre sopra i 13 gradi brix”. Per quanto riguarda i quantitativi, “fino ad oggi hanno esaudito tutte le richieste”.

                      “La ripresa delle buone condizioni climatiche sta portando all’aumento della domanda da parte del mercato, che fino ad oggi è stata un po’ timida – aggiunge Alessandra Ferrarini, referente commerciale della Op Sermide Ortofruit -. Ora invece gli ordini da parte della Gdo sono sostenuti”.

                      Il clima sta comunque condizionando i cicli di raccolta del melone, con momenti di forte intensità di raccolta seguiti da momenti di forte riduzione – conclude il direttore della Op Sermide Ortofruit -. Questo chiaramente è dovuto agli sbalzi climatici di fine aprile-maggio, che hanno condizionato l’allegagione dei meloni e delle angurie sulle piante: con i meloni quello che a livello climatico succede un mese prima condiziona la raccolta di un mese dopo, mentre con le angurie la tempistica riguarda solitamente i 45 giorni dalla data di inizio allegagione. Ora staremo dunque a vedere come si comporterà il meteo nel mese di giugno”.

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