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                      Meteo estremo in Sicilia, Pannitteri (OP Rosaria): “Più agrumi in terra che sugli alberi”

                      Fra l’8 e il 9 febbraio la Sicilia è stata colpita da 24 eventi climatici estremi tra bombe d’acqua e tempeste di vento, con un uragano che si è abbattuto soprattutto sul versante orientale dell’isola. L’agrumicoltura è in ginocchio: “Già la campagna è deficitaria. Ora dovremo aggiungere un altro 30% di perdite e un finale di stagione, per mancanza di prodotto, molto anticipato” è l’allarme di Aurelio Pannitteri, presidente di OP Rosaria

                      Dalla Redazione

                      danni meteo Sicilia OP Rosaria

                      I danni meteo negli agrumeti di OP Rosaria

                      Campagne sott’acqua, danni alle serre, alberi abbattuti ma anche raccolta degli ortaggi e degli agrumi bloccata per effetto di violenti temporali e bufere di vento che hanno colpito città e campagne. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sui danni provocati dall’ondata di maltempo che i giorni scorsi (8-9 febbraio) ha investito la Sicilia, a seguito del passaggio dell’uragano Nikola, che in due giorni ha provocato ben 24 eventi estremi tra bombe d’acqua e tempeste di vento, concentrate soprattutto sul versante orientale della regione.

                      “La Sicilia sta diventando un’isola tropicale soggetta ad uragani di una violenza senza precedenti”, è l’allarme lanciato da OP Rosaria, realtà leader dell’agrumicoltura siciliana. “Mi sono ritrovato, dall’oggi al domani, ad affrontare un’emergenza tanto grave quanto inattesa – dichiara Aurelio Pannitteri, presidente della OP di Belpasso (Catania), di fronte alla brutta sorpresa che lo ha accolto di rientro da Fruit Logistica -. Tutta la nostra area è disastrata. I danni sono enormi anche negli agrumeti della nostra OP. Già la campagna 2022-23 era deficitaria. Quando ho visto che c’erano più frutti per terra, abbattuti da un vento dalla forza micidiale, che sugli alberi, ho capito che avremmo dovuto aggiungere un altro 30% di perdite e un finale di campagna, per mancanza di prodotto, molto anticipato. Sono guai seri, serissimi, perché per noi le arance sono tutto”.

                      OP Rosaria è stata visitata dagli ispettori regionali per il computo dei danni. Nel frattempo, il governatore siciliano Renato Schifani ha assicurato che “l’impegno della Regione non mancherà”, precisando che in settimana sarà dichiarato lo stato di crisi. L’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino sta raccogliendo tutte le informazioni possibili attraverso le strutture periferiche dell’assessorato. Ma quello che è certo è che il settore agrumicolo questa volta non potrà aspettare tempi biblici per il ristoro dei danni. “Abbiamo bisogno subito del sostegno delle istituzioni regionali – conclude Pannitteri -. Vorremmo essere fiduciosi questa volta sia perché il danno, appunto, è enorme, sia perché gli strumenti per intervenire si possono trovare attraverso le nuove misure per la gestione del rischio in agricoltura, se non con un intervento diretto della Protezione Civile”.

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