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                      Modì, la mela ecofriendly, è sempre più internazionale

                      Ecologica, croccante, succosa e dolce al punto giusto, la mela Modì, dà il via in questi giorni (settimana 37) alla campagna commerciale 2014-2015 con una qualità eccellente. Prevista una produzione di prima categoria pari a 14 mila tonnellate nell’Emisfero Nord. Il 25 per cento proviene da Turchia, Serbia e Russia

                       

                      Modì si presenta ai mercati internazionali, e ai loro consumatori, con frutti particolarmente interessanti dal punto di vista commerciale: il raccolto 2014 ha infatti regalato – nelle diverse zone di produzione – frutti dall’eccellente qualità organolettica, dal colore rosso intenso tipico della varietà, con un pack out stimato superiore alla media delle annate precedenti e un aumento medio dei frutti di dimensione superiore.

                       

                      I plus di Modì, che la rendono unica nel comparto mele e fortemente distintiva, si sostanziano nel suo animo green. Modì, infatti, è una mela “ecologica”: la sua pianta risulta particolarmente resistente alle principali malattie del melo ed è precoce in termini di raccolta. Caratteristiche che comportano facilità nella gestione della pianta e del frutteto e si traducono in minori interventi in campo e in generale una forte riduzione dell’impiego di fattori produttivi. A tutto ciò fa riscontro una produttività elevata e costante. Tutto questo genera una riduzione fino al 49 per cento di emissioni di gas serra nell’atmosfera (unica mela con misurazione Carbon Footprint), rispetto ad altre mele di riferimento alle stesse condizioni di produzione.

                       

                      Nonostante le criticità legate alla chiusura delle frontiere russe, le prospettive commerciali della campagna per i distributori sono ottime sia, come detto, per la qualità del prodotto raccolto, che per l’interesse proveniente da Nord Africa e Middle East. Complessivamente la produzione stimata di prodotto di prima categoria Modì dell’emisfero Nord si attesta intorno a 14.000 tonnellate: il 75 per cento proviene dalla produzione europea del gruppo Modì Europa, il restante 25 per cento è di produzione turca (gruppo Ozler Tarim), serba (gruppo Delta Agrar) e russa (gruppo Sad Gigant). A coordinare a livello internazionale le best practices ed il marketing che ruotano attorno al marchio è la piattaforma Modì International Project, gestita da Modì Europa, che dal 2009 commercializza il prodotto italiano e diffonde il brand (e che vanta una produzione totale scendi pianta di circa 20.000 tonnellate).

                       

                      Modì diventa dunque frutto dal respiro internazionale, sempre più “ricercato” dai produttori di diversi Paesi. Prova ne è il fatto che i partner licenziatari australiani di Freshmax, che prevedono una produzione in contro stagione in forte aumento nei prossimi anni, ed i californiani di Farmington Fresh, che hanno messo a dimora il primo impianto pilota per presentare la varietà ai potenziali produttori USA, affiancati dal costitutore CIV hanno recentemente visitato i frutteti italiani, in fase di pre-raccolta, per acquisire tecniche sulla coltivazione e confrontarsi sulle iniziative di sviluppo commerciale.