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                      Un nuovo contratto di filiera del ciliegio per rilanciare la cerasicoltura italiana. Quattro le regioni: Puglia, Emilia Romagna, Veneto e Provincia Autonoma di Trento, che hanno aderito al progetto insieme alle associazioni di categoria e ai consorzi grazie a un bando del Pnrr che mette a disposizione 1,2 miliardi di euro. L’obiettivo? Ristrutturare gli impianti di produzione, ammodernare le strutture di lavorazione, promuovere i marchi, effettuare attività di ricerca mirata al miglioramento della produzione. Il tutto in un ottica a lungo termina per dare il giusto valore a tutte le componenti della filiera

                      Dalla Redazione

                      ciliegia

                      Nasce il Contratto di filiera del Ciliegio grazie a quattro regioni – Puglia, Emilia Romagna, Veneto e Provincia Autonoma di Trento – che hanno deciso di fare squadra, insieme alle associazioni di categoria, per rilanciare la cerasicoltura italiana.

                      L’accordo è stato presentato ufficialmente durante una conferenza stampa giovedì 29 settembre 2022, nella sede del dipartimento Agricoltura della Regione Puglia. In collegamento, da remoto, Andrea Bernardi, presidente del Consorzio della Ciliegia della Susina e della Frutta Tipica di Vignola; Paolo Gerevini, direttore Consorzio Melinda sca, Walter Monari, direttore del Consorzio Ciliegia di Vignola Igp e Giuseppe Zuech, presidente del Consorzio Ciliegia di Marostica Igp. Insieme, da nord a sud, queste realtà territoriali rappresentano oltre l’80% della produzione di ciliegie di qualità in Italia.

                      Il nuovo accordo di filiera ha lo scopo di rilanciare la cerasicoltura italiana, per ristrutturare gli impianti di produzione, per ammodernare le strutture di lavorazione, per promuovere i marchi, per effettuare attività di ricerca mirata al miglioramento della produzione. L’obiettivo finale è dare il giusto valore a tutte le componenti della filiera. Il Contratto di filiera prevede investimenti che vanno da un minimo di 4 milioni a un massimo di 50, con importi finanziabili a singolo soggetto di minimo 400 mila euro. questi contratti di filiera sono beneficiari di fondi straordinari  (1,2 miliardi di euro) che il Mipaaf ha conquistato sul Pnrr. Una partita importante che può consentire alla filiera cerasicola di fare un salto di qualità.

                      I contratti di filiera e di distretto, come illustrato dal vicedirettore Confagricoltura Bari Gianni Porcelli, sono uno strumento di sostegno dalle politiche agroindustriali, istituito dall’articolo 66 della legge 27 del dicembre 2002, n.289 e gestito dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Sono finanziati programmi di investimento integrati proposti da aziende del settore appartenenti a una filiera o a un distretto. La scadenza per prendere parte al contratto di filiera Ciliegio è fissata al 24 ottobre 2022.

                      ciliegia

                      “Il Contratto di filiera del Ciliegio ci permette di valorizzare due areali importantissimi tra la Bat e il Sud Est Barese, votati alla coltivazione delle ciliegie. Lo facciamo in un’ottica di sinergia multi regionale – ha ricordato l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia – guardando ai mercati in maniera diversa. Io ringrazio tutti coloro che stanno mettendo in campo questo lavoro di collaborazione integrata. Dobbiamo unire le forze e traguardare risultati che nessuno dà per scontato. Questo è un punto di partenza rispetto ad un tema che il Mipaaf mette in atto: noi ci crediamo molto ai contratti di filiera. È strategico lavorare sulla programmazione dei nuovi sistemi di impianto, sull’agricoltura di precisione, quindi su nuove cultivar, primizie e tardive, cambiare gli impianti perché non si abbia tutto il prodotto in un periodo concentrato nel tempo. Con questo contratto di filiera dedicato al Ciliegio facciamo massa critica, senza demolire la storia dei prodotti, cogliendo un’opportunità che va data al sistema agroalimentare, in questo caso alla filiera cerasicola”.

                      L’assessore all’Agricoltura dell’Emilia Romagna, Alessio Mammi, rivolgendosi all’assessore regionale Pentassuglia, ha ringraziato sottolineando che: “con questo progetto, state dimostrando di essere un esempio per il Paese, anche per altre filiere frutticole. Il mio ringraziamento va alla Regione Puglia, a tutte le regioni coinvolte e naturalmente alle imprese, protagoniste di questa operazione […]. Questo progetto – ha proseguito – è molto bello perché ha una strategia di medio lungo periodo in quanto punta sugli investimenti aziendali e sulla ricerca che va implementata. Dobbiamo investire sulla valorizzazione, sulla conoscenza e promozione sul mercato. È quindi un progetto completo, strutturale, non spot e la sua forza sta nell’unità di intenti della filiera, unità della produzione, trasformazione e commercializzazione, unità tra territori”.

                      Anche Romano Masè, dirigente generale del Dipartimento agricoltura provincia di Trento, intervenuto in video conferenza, ha rivolto il suo ringraziamento alle Regione Puglia, alle associazioni e ai presidenti dei consorzi coinvolti. Il suo apprezzamento è per un’azione che coinvolge quattro regioni creando “connessione tra territori e realtà diverse. Una connessione virtuale tra eccellenze. I contratti di filiera danno l’opportunità di fare sinergia e noi, come Paese, ne abbiamo davvero bisogno. Bene, quindi – conclude – che attori diversi, insieme al sostegno delle amministrazioni, sappiano sviluppare queste progettualità”.

                      “Grazie alla Regione che ci ospita e agli interventi di altre regioni, oltre al partenariato che ha deciso di avallare questo progetto – ha ricordato il presidente provinciale di Confagricoltura Bari – Bat Massimiliano Del Core -, abbiamo colto la necessità e l’opportunità di recuperare il passo per il settore produttivo in difficoltà anche alla luce di quanto è stato fatto altrove. L’obiettivo che tutti abbiamo è che il comparto cerasicolo affronti con nuova energia il mercato”.

                      Alla presentazione del Contratto di Filiera Ciliegio hanno preso parte Giuseppe Di Noia, presidente provinciale CIA, Tommaso Gigante, vicepresidente Copagri Puglia e Vincenzo Patruno, presidente Fedagri Confcooperative Puglia. A questo link le slide sulla produzione di ciliegie in Italia.

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