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                      Natura Iblea: dalla Sicilia del bio un esempio di legalità e di lavoro etico

                      L’azienda di Ispica, leader nelle produzioni orticole biologiche del Sud, è sul podio del Welfare Index PMI 2017, il premio assegnato ogni anno da Generali Italia, con la partecipazione, fra gli altri, di Confagricoltura, alle piccole e medie imprese italiane con il migliore livello di benessere dei dipendenti. Alla presenza del ministro del lavoro Poletti, a Natura Iblea è stata assegnata anche la menzione speciale “Integrazione Sociale” per l’attenzione rivolta ai lavoratori stranieri e alle loro famiglie

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      Roberto Giadone, presidente di Natura Iblea, leader nelle produzioni biologiche del Sud

                      È una realtà leader dell’ortofrutta biologica del Sud d’Italia, esempio eccellente di come si possa fare business in agricoltura nel pieno rispetto dell’eticità del lavoro e della legalità. Stiamo parlando di Natura Iblea, azienda agricola di Ispica (Ragusa) sul podio del premio Welfare Index PMI, il riconoscimento assegnato ogni anno da Generali Italia – con la partecipazione di Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato e Confprofessioni e con la collaborazione di Vita – alle piccole e medie imprese italiane con il migliore livello di benessere dei dipendenti.

                       

                      La cerimonia di consegna dei premi si è tenuta martedì 28 marzo alla LUISS di Roma sotto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e alla presenza del ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Il Welfare Index PMI è un rating che misura il livello aziendale nell’adottare buone pratiche sociali a beneficio dei dipendenti, che va da 1W a 5W: a Natura Iblea è stato assegnato il massimo rating di 5W.

                       

                      Un momento della premiazione alla presenza del ministro del lavoro Giuliano Poletti

                      Per la prima volta viene premiata un’azienda agricola siciliana, che ha una storia lunga 15 anni e che produce ogni anno 11 milioni di confezioni di ortaggio biologici, confermandosi un punto di riferimento economico per la grande distribuzione europea.

                       

                      Oggi, con la consegna del Welfare Index PMI, Natura Iblea diventa anche un esempio di legalità in un territorio che, al contrario, è spesso al centro degli eventi di cronaca legati al caporalato e allo sfruttamento dei lavoratori nei campi.

                       

                      “Il premio che oggi ritiriamo con orgoglio vuole essere il simbolo di una Sicilia che non ci sta, e che fa del rispetto e della legalità una propria bandiera”, sottolinea il presidente di Natura Iblea Roberto Giadone.

                       

                      L’azienda di Ispica è stata premiata per il livello di benessere dei suoi lavoratori

                      A dimostrazione dell’impegno costante dell’azienda di Ispica per la legalità, c’è l’approvazione, in corso in questi giorni, da parte di Confagricoltura Ragusa di un protocollo d’intesa sulla legalità e sul trattamento dei lavoratori promosso dalla Natura Iblea, al quale gli associati devono attenersi, pena l’immediata esclusione dall’associazione. “È la prima e piena risposta da parte della buona agricoltura ragusana e siciliana quelle pratiche sociali scorrette applicate da una sparuta minoranza che inficia il buon nome di tanta imprenditoria agricola sana”, sottolineano dall’azienda.

                       

                      Durante la cerimonia di premiazione a Roma a Natura Iblea è andata anche la menzione speciale per l’Integrazione Sociale, frutto delle attenzioni particolari che l’azienda ha prestato ai propri dipendenti stranieri, favorendo numerosi ricongiungimenti familiari.

                       

                      “Un lavoratore straniero che può vivere serenamente insieme alla sua famiglia è un lavoratore che sicuramente è più felice e che ha un indice di produttività maggiore. – ha aggiunto il presidente Giadone – Specie in un territorio come il nostro, che vede il porto di Pozzallo come porta di ingresso di tanti uomini e donne alla ricerca di un futuro migliore”.

                       

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