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                      Nomisma, 491mila aziende di ortofrutta per 12,8 miliardi di produzione

                      Nonostante i numeri, secondo l’osservatorio la propensione all’export è insufficiente e criticità e ritardi minano la competitività del settore. E’ quindi fondamentale capire subito quali siano le strategie da adottare per un rilancio che renda l’ortofrutta italiana protagonista sul mercato

                       

                      prezzi fruttaIl settore ortofrutticolo è un comparto fondamentale non solo per il settore agroalimentare italiano, ma per l’intero Sistema-Paese. Lo dicono i numeri: con 491mila aziende ortofrutticole, oltre 1 milione di ettari coltivati e 12,8 miliardi di valore di produzione, l’Italia presenta numeri da top leader. Ad averli raccolti è stato il Primo Rapporto Nomisma – Unaproa sulla Competitività del Settore Ortofrutticolo Nazionale, che fotografa il settore tra criticità, punti di forza e spunti per rilanciare la competitività.

                       

                      Il Rapporto è stato presentato a Roma alla presenza di Luca Bianchi, Capo Dipartimento politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca, di Paolo De Castro, coordinatore S&D Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento europeo e di Sonia Ricci, assessore all’Agricoltura della Regione Lazio. Tuttavia, nonostante questi numeri, secondo Nomisma la propensione all’export è insufficiente e criticità e ritardi minano la competitività del settore. E’ quindi fondamentale capire subito quali siano le strategie da adottare per rilanciare la competitività ed essere protagonisti sul mercato.

                       

                      Tra le criticità segnalate dal rapporto, quella del calo dei consumi interni è una delle più preoccupanti. Negli ultimi anni il quadro della spesa alimentare degli italiani ha restituito una panoramica negativa, ma la riduzione che ha riguardato la categoria “frutta e verdura” – componente che incide per il 20% – è stata ancora più forte. I consumi ortofrutticoli mostrano una crescita debole prima della crisi (+1,8% a valori costanti tra il 2000 e il 2006, a fronte di un +2,3% per l’insieme di alimentari e bevande) e flettono del 15% tra il 2007 e il 2013 (contro un -13,1% dei consumi alimentari). L’obiettivo della competitività del settore assume valenza strategica per la sostenibilità dei nostri territori, alla luce del fatto che sono oltre 492mila (30,5% del totale delle aziende agricole italiane) le aziende ortofrutticole presenti sul territorio nazionale, alle quali è demandata la gestione di un milione di ettari di Superficie Agricola Utilizzata (Sau), circa l’8% del totale nazionale.

                       

                      Tutto questo corrisponde ad un valore della produzione ortofrutticola di 12,8 miliardi di Euro pari al 24,4% del totale della produzione agricola nazionale. Anche sul fronte dell’export l’ortofrutta conferma il suo posizionamento di primo piano; nel 2014 le esportazioni di frutta e verdura (fresca e trasformata) sono ammontate a circa 7,4 miliardi di euro (21,8% rispetto al totale delle esportazioni agroalimentari italiane nello stesso anno). Buona parte del valore complessivo fa riferimento a prodotti trasformati (41% delle esportazioni di settore) e a frutta fresca (38%) seguiti da ortaggi freschi (16%).