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                      ONO EF lancia Farm Zero: un “ecosistema” più che una vertical farm

                      Nasce a Verona la piattaforma di agricoltura verticale completamente automatizzata che promette un risparmio energetico del 70% e idrico del 95%, triplicando allo stesso tempo la densità del raccolto. Un modulo per il vertical farming altamente tecnologico e autonomo, in grado quindi di garantire approvvigionamento alimentare anche in periodi di emergenza, come il diffondersi del Covid-19, o in Paesi solitamente inadatti all’agricoltura. A realizzarla la ONO Exponential Farming (ONO EF), start-up innovativa di San Giovanni Lupatoto (Verona), attiva nel settore dell’agritech e delle vertical farms. ONO Exponential Farming è nata con l’obiettivo di studiare e realizzare soluzioni verticali ad alta tecnologia, orientate al massimo livello di produttività per metro cubo di spazio occupato, il tutto all’insegna della sostenibilità e senza l’uso di pesticidi, tanto che è stata menzionata anche da Fast Company nei World Changing Ideas Awards 2020

                      Dalla Redazione

                      ONO EF

                      Ono Exponential Farming (ONO EF) ha completato la propria ‘Farm Zero’, una piattaforma agrobotica iper-efficiente di coltivazione intensiva verticale, modulare e scalabile, completamente automatizzata (AI). Questa start-up innovativa, attiva nel settore dell’agritech e focalizzata su soluzioni verticali ad alta tecnologia e orientata al massimo livello di sostenibilità, è tutta italiana, con sede a San Giovanni Lupatoto (Verona). Si tratta di una piattaforma di coltivazione verticale “Seed-to-Pack: una tecnologia snella, modulare e scalabile, brevettata per la coltivazione idroponica indoor. Completamente automatizzata – tanto che si definiscono “non solo una vertical farm, ma un ecosistema” – al suo interno possono essere coltivati ortaggi tutto l’anno, mentre insetti e alghe si muovono autonomamente all’interno del modulo ONO in base alle esigenze di coltivazione, gestite dal motore di intelligenza artificiale di ONO, andando quindi a cambiare l’attuale paradigma di coltivazione verticale da prodotto a processo.

                      ONO EF

                      Team di Agronomi di ONO EF

                      L’automazione è basata su sistemi di machine learning e AI. La soluzione è stata progettata da Tor.Mec Ambrosi S.r.l, società di ingegneria di precisione che ha portato il proprio importante contributo meccatronico. Dopo un periodo di studio, oggi la ‘Farm Zero’ non è più solo un sogno di Thomas Ambrosi, imprenditore e fondatore di ONO EF, ma una realtà che permette di ridurre del 70% il consumo energetico e di risparmiare il 95% d’acqua, triplicando al contempo la densità del raccolto, il tutto senza aver bisogno della presenza di persone nelle fasi di crescita e senza l’uso di pesticidi.

                      L’obiettivo della Farm Zero è quello di raggiungere il massimo di produttività per metro cubo di spazio occupato e massimizzazione dei parametri qualitativi delle piante attraverso i tre elementi che caratterizzano ONO nel contesto dell’agricoltura indoor 4.0: gestione innovativa dell’energia trasmessa alle piantegestione individuale dei nutrimenti per tipologia di pianta e gestione ottimale delle condizioni climatiche.

                      ONO EF

                      Thomas Ambrosi, Ceo di ONO EF

                      L’idea di Ambrosi nasce in un momento in cui la domanda globale è in crescita e il sistema di approvvigionamento alimentare è in crisi, ma è proprio in uno stato di emergenza come quello derivante dal diffondersi del Covid-19 che il progetto di ONO trova la sua massima espressione.

                      La filiera agroalimentare è uno dei settori che non è stato fermato dai vari decreti per arginare la diffusione del virus, ma questo non significa che sia esente da crisi, anzi. ONO EF sostiene che solo una piattaforma completamente automatizzata, che consente di coltivare qualsiasi cosa in qualsiasi momento dell’anno, potrebbe essere in grado di evitare queste conseguenze e i rischi per la popolazione di un mancato approvvigionamento.

                      “Abbiamo sviluppato la prima piattaforma al mondo seed-to-pack idroponica completamente automatizzata – afferma Thomas Ambrosi, fondatore di ONO Exponential Farming -: algoritmi di intelligenza artificiale movimentano le coltivazioni affinché completino i processi di crescita al riparo da qualsiasi fonte di inquinamento, senza l’uso di pesticidi e con le migliori condizioni ambientali possibili. Rispetto alle tecnologie oggi utilizzate, Ono impiega il 20% di lavoro rendendo questo tipo di coltivazioni estremamente redditizie soprattutto in quei Paesi dove non ci sono le condizioni favorevoli per l’agricoltura. Ci piace definirci game-changer – prosegue Thomas Ambrosi -. La nostra lungimiranza ci ha portato a trovare una soluzione a situazioni emergenziali che, a quanto pare, nel futuro potrebbero verificarsi sempre più spesso. La nostra missione è quella di dare un “boost” alla tecnologia attuale del vertical farming, grazie al nostro forte know-how in materia di automazione. Crediamo in un nuovo modo di coltivare, dove la qualità del cibo e il benessere del nostro pianeta risiedono al centro”.

                      Queste potenzialità sono state riconosciute anche da Fast Company, che ha conferito una menzione speciale a ONO EF, come azienda che ricopre un ruolo fondamentale per un futuro migliore nei World Changing Ideas Awards 2020, iniziativa che favorisce le più brillanti idee che contribuiscono a mantenere la rotta verso scenari più equi e sostenibili.

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