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                      opal, la mela dorata che piace a tutti, dal gusto coinvolgente

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                      Mela Opal venduta da Esselunga (copyright: Fm)

                      La abbiamo acquistata da Esselunga, l’unica insegna in Italia dove la potete trovare. Sei frutti di medio calibro confezionati in vassoio in cartone filmato. Il colore giallo oro emerge a scaffale, assieme a quella leggera rugginosità che richiama la sua natura rustica. Bello il bollino verde a forma di foglia che, cosa ancora rara nel comparto ortofrutta, è compostabile. La mela piace, con quella polpa soda e al tempo stesso croccante e il gusto dolce intenso con sentori di frutta esotica. Prodotta nell’arco prealpino, sarà disponibile fino a giugno. Scopriamo insieme le sue caratteristiche

                      Dalla Redazione

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                      Mela Opal venduta da Esselunga (copyright: Fm)

                      Il suo nome è opal e identifica e valorizza presso il consumatore finale la varietà di mela UEB 32642, una selezione tra Topaz e Golden Delicious, varietà che possono essere considerate i suoi genitori. La mela si presenta con un caldo colore giallo oro, con un po’ di ruggine, a esaltare la sua natura rustica. Un aspetto che la distingue da tutte le altre varietà di mele, offrendo alla distribuzione un’attraente diversità nell’esposizione dei punti vendita.

                      Il sapore è esotico, con un ottimo bilanciamento tra dolcezza e acidità. La polpa di opal è croccante, di consistenza leggera, non ossida in seguito al taglio. Tra le sue caratteristiche di punta ci sono la fragranza distintiva e l’eccezionale durata di conservazione. Il raccolto in Italia avviene a inizio ottobre, con disponibilità a partire da metà novembre. opal si presta sia alla coltivazione convenzionale che a quella biologica e, grazie alla sua natura rustica, richiede un programma di trattamenti fitosanitari ridotto.

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                      In fase di raccolta la mela opal ha già un bel colore dorato

                      La produzione italiana di opal nel 2022 è stata di circa 3.500 tonnellate, proveniente in parte prevalente dal Piemonte (90%), in misura minore dal Trentino Alto Adige (10%). La maggior parte delle piante sono ancora giovani, per questo la produzione entro il 2025 dovrebbe raddoppiare e raggiungere le 7.500 tonnellate. In Piemonte i frutticoltori sono una quarantina e coltivano opal su un’area di coltivazione di 35 ettari. Le mele brillano di un giallo dorato sull’albero al momento del raccolto.

                      I coltivatori di opal sono convinti che, con la varietà resistente alle malattie e la riduzione dei trattamenti chimici, stiano dando il loro contributo prezioso nella lotta al cambiamento climatico, con una produzione realmente sostenibile. La qualità delle opal coltivate nell’arco prealpino è unica in Europa: le giornate di sole e le prime notti fresche d’autunno forniscono una tipica fragranza e una polpa croccante con un ideale equilibrio tra zuccheri e acidità.

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                      Il bollino della mela opal è compostabile

                      La buccia mostra una tipica rugginosità, elemento che in passato poteva essere considerato penalizzante da un punto di vista commerciale; in realtà è coerente con la sua natura rustica e sinonimo di un sapore eccezionale. La mela opal viene prodotta anche in altre parti d’Europa, con una gestione a club per controllare sia la produzione che la commercializzazione. Per la prima volta, in questa campagna, le mele raccolte in Italia sono state inviate anche in Sudamerica e in Nord Europa.

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