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                      Opal, la mela rustica e dorata coltivata in modo sostenibile da Bio Fruit Service

                      Opal_mela_gruppo_bollino

                      Il bollino della mela opal è compostabile

                      La società cuneese Bio Fruit Service, leader nella fornitura industriale di frutta biologica e baby food, da anni commercializza con successo in una catena leader della Gdo italiana la mela Opal, una varietà club costituita in Repubblica Ceca negli anni ’50 che spicca sui banchi per il suo carattere rustico, con la tipica rugginosità della sua buccia che offre un’attraente diversità nell’esposizione in punto vendita. Altra caratteristica unica è la polpa, che non imbrunisce al taglio. Marco Giordanino, titolare di Bio Fruit Service, ci parla di questa mela coltivata in modo sostenibile ai piedi del Monviso

                      di Carlotta Benini

                      mela Opal

                      Il bollino della mela Opal è compostabile

                      È stata definita “la mela dei cinque sensi”, perché li sollecita tutti. La vista per il colore caldo e dorato della sua buccia; l’udito per il suono del suo morso croccante; l’olfatto per il suo profumo intenso, che riporta ai ricordi dell’infanzia; il gusto per le sue delicate note esotiche. Infine il tatto, perché è un frutto che necessita di essere raccolto e confezionato con grande accuratezza. Stiamo parlando di Opal, varietà club costituita in Repubblica Ceca all’epoca della cosiddetta “Cortina di ferro”, quando il paese, non potendosi rifornire dall’estero per via dell’autarchia alimentare imposta dal regime, individuò con i suoi breeder una cultivar di mela che potesse sostituire, in termini di contenuto di antiossidanti, gli agrumi, che non potevano essere né coltivati né importati. Allo stesso tempo, la mela doveva essere robusta, per evitare trattamenti chimici, dato che anche l’accesso a fertilizzanti e pesticidi era limitato. Nacque così la varietà UEB 32642, una selezione tra Topaz e Golden Delicious che proprio alla ricchezza di antiossidanti deve una delle sue caratteristiche peculiari, ovvero il fatto che la polpa non imbrunisce dopo il taglio.

                      Opal è una mela club coltivata e commercializzata in esclusiva da un gruppo di aziende tra cui figura la piemontese Bio Fruit Service, società di Verzuolo (Cuneo) leader nella fornitura industriale di frutta biologica e baby food, che da anni la distribuisce in un’azienda leader della Gdo italiana, oltre che in alcuni mercati ortofrutticoli locali. “Attualmente sono circa 80 gli ettari dedicati alla mela Opal in Piemonte, nelle aziende dei nostri produttori – esordisce Marco Giordanino, titolare e amministratore di Bio Fruit Service -. 186 mila piante messe a dimora nelle migliori aree vocate alla frutticoltura del territorio pedemontano cuneese, molte delle quali nell’area della biosfera Unesco del parco del Monviso”. Il 40% delle aziende produce Opal secondo il metodo biologico, la restante parte sottoscrive un impegno di coltivazione secondo le regole dei disciplinari baby food dettati da Bio Fruit Service.

                      Una mela coltivata in modo sostenibile, dunque, annoverata anche tra le varietà resistenti alla ticchiolatura. “La natura tipicamente rustica di questa mela e la sua resistenza alla ticchiolatura riduce di circa il 30% il numero di interventi che si devono effettuare per la difesa fitosanitaria – spiega Giordanino -. Questo vantaggio ha una ricaduta importante sul risparmio energetico, sul minor inquinamento ambientale e ci proietta sempre di più verso gli obiettivi di sostenibilità previsti dal Green Deal”.

                      Una mela sorprendente

                      Opal è in grado di sorprendere con la sua struttura soda e croccante e il suo sapore esotico, con un ottimo bilanciamento tra grado zuccherino e acidità. “Amata dai bambini per la sua dolcezza – dice il titolare di Bio Fruit Service – è ancor più apprezzata da mamme e papà come snack da consumare nelle attività di tutti i giorni”.

                      La rugginosità della buccia è il suo tratto distintivo ed è anche un aspetto che la distingue da tutte le altre varietà di mele, offrendo alla distribuzione un’attraente diversità nell’esposizione dei punti vendita.

                      mela Opal

                      La mela Opal di Bio Fruit Service in un punto vendita della Gdo (copyright: Fm)

                      Un’esclusiva in Gdo

                      Bio Fruit Service distribuisce da diversi anni la mela Opal in un’azienda leader della Gdo italiana. “Questa catena, che ha l’esclusiva sul prodotto, lo ha sempre inserito con successo nei suoi punti vendita”, rivela Giordanino. Il prodotto è disponibile sui banchi da ottobre fino a maggio. “Lato vendite i riscontri sono molto positivi – continua -, quest’anno non abbiamo avuto bisogno di spingere molto sulle promozioni, in quanto Opal è entrata in modo stabile nelle abitudini di acquisto dei consumatori, che si mostrano anche molto interessati al prodotto e dialogano con noi per avere maggiori informazioni sulla sua origine, le sue caratteristiche e il suo tipo di produzione”.

                      Tutte le informazioni sulla mela Opal sono contenute in un leaflet inserito all’interno della confezione eco-friendly in cartone: un vassoio con frutti bollinati (lo sticker a forma di foglia è a sua volta sostenibile e compostabile) con una fascia gialla che richiama il colore tipico di questa mela.

                      “Quest’anno abbiamo anche un ottimo riscontro per quanto riguarda il packout – conclude il titolare di Bio Fruit Service – il nostro intento è quello di arrivare a un 85% di packout per i nostri produttori, in modo che questa mela sia davvero remunerativa”.

                      Da oltre 25 anni pionieri del baby food (paragrafo uguale all’articolo precedente)

                      Bio Fruit Service di Verzuolo (Cuneo) è una società leader nella fornitura industriale di frutta biologica e baby food. Nasce nel 1998 e inizialmente si rivolge prevalentemente al mondo della trasformazione industriale, aprendosi poi successivamente anche al mercato del fresco. La compagine societaria è composta da Marco Giordanino e Marilena Quaglia, amministratori e proprietari dell’azienda. L’azienda oggi gestisce prevalentemente tre linee di produzione – integrato, biologico, baby food residuo zero 0,01ppm – e possiede le certificazioni bio, Demeter, Global Gap, Igp, Brc, Sedex.

                      Ha 100 ettari di frutteti in conduzione diretta dei soci e un network di circa 200 fornitori controllati e seguiti dal servizio di assistenza tecnica, garantendo la massima tracciabilità e il controllo qualità su tutto il processo di gestione del prodotto.

                      Oltre a Opal, Bio Fruit Service è presente sul mercato delle mele con altre due varietà innovative: Magic Star e Inored Story.

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