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                      Orange Fiber, il tessuto dagli scarti di arance nella nuova collezione di H&M

                      Il brand di moda svedese lancia Conscious Exclusive 2019, una nuova linea di abbigliamento e calzature realizzata con fibre 100% naturali ed ecosostenibili, derivate da scarti ortofrutticoli e da altri vegetali. Si tratta di Piñatex, un’alternativa naturale alla pelle proveniente dalle foglie di ananas, di Bloom, una schiuma vegetale estratta dalle alghe, e di Orange Fiber, il tessuto “vitaminico” made in Italy realizzato con gli scarti della lavorazione industriale delle arance. Quest’ultima è un’invenzione delle imprenditrici catanesi Adriana Santanocito ed Enrica Arena, già scelte da Salvatore Ferragamo per un’esclusiva linea di moda

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      H&M Orange Fiber

                      La nuova capsule collection Conscious Exclusive di H&M

                      Una linea di abbigliamento e calzature “fruttata”, vegan ed eco-sostenibile, che promette di diventare tendenza. Si chiama Conscious Exclusive 2019 ed è la nuova capsule collection di H&M, che ha scelto per confezionare i suoi capi anche i tessuti della startup italiana Orange Fiber. Nata a Catania circa otto anni fa da un’idea di Adriana Santanocito ed Enrica Arena, questa innovativa realtà imprenditoriale utilizza gli scarti della lavorazione industriale delle arance per produrre tessuti eco-sostenibili e ipertecnologici, da cui nascono abiti “vitaminici” che rilasciano sulla pelle i loro principi attivi.

                       

                      “Creiamo tessuti di alta qualità per il comparto moda-lusso utilizzando le centinaia di migliaia di tonnellate di sottoprodotto che l’industria di trasformazione agrumicola produce ogni anno e che altrimenti andrebbero smaltite, con dei costi per l’industria del succo di agrumi e per l’ambiente”, sottolineano le due imprenditrici sul sito di Orange Fiber.

                       

                      Orange FiberIn sostanza dagli scarti delle arance, ossia tutto quello che resta dopo la spremitura e la trasformazione, viene estratta la cellulosa atta alla filatura. Attraverso un processo produttivo brevettato che fa ricorso alle nanotecnologie, l’olio essenziale degli agrumi viene invece incapsulato e fissato sui tessuti. Da qui, ha inizio un processo di rottura delle microcapsule presenti nel tessuto, in modo automatico e graduale, che comporta il rilascio delle vitamine sulla pelle così di avere un capo non solo bello, ma funzionale al benessere del consumatore. Le sostanze rilasciate non sono invasive: al massimo si sente la pelle più morbida, come se si mettesse la crema al mattino, come si legge in un articolo di qualche anno fa su Repubblica.

                       

                      Nel frattempo ad aprile 2017 i tessuti vitaminici di Orange Fiber sono stati scelti da Salvatore Ferragamo per un’esclusiva collezione di moda lanciata in occasione del 47esimo Earth Day. Ora anche H&M ha scelto di sposare la causa della startup siciliana, che a novembre scorso ha lanciato una campagna di equity crowdfunding per ottimizzare il processo di produzione industriale e aumentare la capacità produttiva, al fine di poter soddisfare le numerose richieste da parte dei brand di moda, e aprendosi anche a nuovi soci.

                       

                      Orange Fiber Adriana e Enrica

                      Da sinistra Adriana Santanocito ed Enrica Arena

                      Tornando a H&M, il brand svedese per la nuova capsule collection Conscious Exclusive – disponibile in tutti gli store online dall’11 aprile e nei punti vendita di Piazza Duomo a Milano e di via del Corso a Roma – ha scelto anche altri due tessuti vegetali ed etici. Si tratta di Piñatex, materiale realizzato da Carmen Hijosa, esperta di pelletteria, che è riuscita a creare un nuovo tipo di ecopelle a partire dalle fibre delle foglie di ananas. Con questa sorta di pelle vegan saranno realizzate giacche e stivali. E poi c’è Bloom Foam, una schiuma vegetale estratta dalle alghe.

                       

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