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                      Ortofrutta, perché si usano packaging e plastica? Tre spunti di riflessione

                      “Perché tanta plastica nei reparti ortofrutta (e non solo) della GDO?”, e ancora “ma a cosa serve tutta questa plastica inutile?” seguita da “Inquina e basta, io scelgo lo sfuso”. Questi sono solo alcuni dei commenti che molti clienti fanno sia agli operatori della gdo che dell’ortofrutta, ma che ricevono anche molte testate di settore che si occupano di questi temi. Ma è davvero così? La plastica nell’ortofrutta fa “male” e basta? Un simpatico e chiaro articolo di Pmg news cerca in pochi punti di fare chiarezza sull’annosa questione di packaging, plastica e ortofrutta. Perché non tutta la plastica vien per nuocere

                      Di Valentina Bonazza

                      packaging plastica

                      Da Pmg News

                      Questione spinosa quella dei packaging in plastica (a volte anche se riciclata) per confezionare prodotti ortofrutticoli. E il dibattito rischia sempre di polarizzarsi (soprattutto sui social) tra i contrari a prescindere e i ferventi difensori. Pmg news ha quindi cercato di mettere nero su bianco alcuni concetti base sulla questione plastica e ortofrutta, in modo da contestualizzare da un lato il perché di certe scelte, e dall’altro dare una sorta di vademecum agli addetti del settore, per poter dare risposte semplici e chiare ai clienti che non vedono di buon occhio la plastica, così che questi ultimi possano acquistare con più consapevolezza:

                      • L’imballaggio ha una funzione primaria ben precisa: proteggere e preservare i prodotti delicati durante il trasporto, sia nel percorso dal produttore al rivenditore che in quello dal punto vendita alla casa del consumatore finale. Pomodori, kiwi, ciliegie, cachi, e poi ancora piccoli frutti come more, lamponi e mirtilli: ve li immaginate a viaggiare in casse da un kg? Arriverebbero a destinazione sotto forma di marmellata, con grandi sprechi in termini di prodotto in origine sano ma rovinato o ammuffito a causa del viaggio.
                      • L’imballaggio permette ai negozi di alimentari di offrire articoli convenienti e pratici. Sono un esempio le insalatone pronte e la frutta di IV gamma, come le fette d’ananas pronte al consumo. Non tutti infatti hanno sempre la possibilità di acquistare un’ananas intera e poi pulirla, sbucciarla e tagliarla a fette per essere gustata subito, o di prepararsi un’insalatona. Questi prodotti sono anche degli alleati per mantenere una dieta sana e ricca di vitamine invece di pranzare con un toast al volo, in momenti in cui non si ha la possibilità di organizzarsi con i pasti o cucinare, e per forza non possono essere venduti sfusi, ma hanno bisogno di un packaging.
                      • Il packaging non solo protegge, ma può far parlare i prodotti perché dà ai coltivatori di frutta e verdura, ad esempio, un posto dove poter raccontare la loro storia. Sul packaging è possibile non solo riportare la mera provenienza o l’azienda che ha prodotto un frutto, ad esempio, ma anche il modo in cui è stato prodotto, in che modo l’azienda lavora. Informazioni che aiutano a distinguere un pomodoro ciliegino da un altro, perché non sono tutti uguali. Oltre al fatto che sulla confezione possono essere riportate anche le informazioni sul corretto smaltimento, perché la vera differenza tra un packaging che inquina e uno che non inquina o inquina meno è proprio la capacità del singolo di smaltirlo nel modo corretto tramite una consapevole e attenta raccolta differenziata.

                      Naturalmente, non esiste solo la plastica per proteggere l’ortofrutta: nell’ottica della sostenibilità e di un sempre minor impatto ambientale, ci sono aziende che stanno facendo passi da gigante per trovare alternative altrettanto valide, senza rinunciare all’efficienza del materiale e alla sua capacità di conservare e preservare la qualità dei prodotti che andrà a contenere. Siccome è da decenni che si usa la plastica, non è detto che vada sempre usata, si stanno già trovando alcune alternative altrettanto efficienti: rimane il fatto che alcuni prodotti necessitano di un packaging che li protegga per poter raggiungere il cliente integri come appena raccolti.

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