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                      Patuanelli a Macfrut: il plauso alla resilienza delle aziende agricole italiane e l’appello per l’Africa

                      Il ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli ha inaugurato oggi la 39esima edizione di Macfrut ringraziando innanzitutto il lavoro delle imprese agricole italiane, “motore dell’economia”, che nonostante i due anni difficili appena trascorsi e la crisi internazionale in atto continuano a garantire sugli scaffali e sulle nostre tavole cibo buono e di qualità. La fiera si apre all’insegna dell’ottimismo, nelle parole del presidente Renzo Piraccini, che sottolinea la peculiarità della kermesse, che riunisce tutta la filiera dell’ortofrutta, con 830 espositori, di cui il 28% esteri, e oltre 500 buyer. “Macfrut è una fiera diversa, che al business abbina la conoscenza: questa è la vera sfida”

                      di Carlotta Benini

                      Macfrut

                      Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli (copyright: FM)

                      “I numeri della nostra ortofrutta sono la dimostrazione della capacità di fare impresa del sistema italiano, di un settore primario che è il traino della nostra economia. Il primo ringraziamento, oggi, va dunque alle nostre imprese agricole. A tutti i contadini – non abbiamo paura di chiamarli così – che lavorano nelle campagne e che anche in tempo di pandemia, e nonostante tutte le difficoltà del momento attuale, ci permettono di avere tutti i giorni sugli scaffali, e quindi sulle nostre tavole, cibo buono e di qualità”. Con queste parole il ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli ha inaugurato questa mattina la 39esima edizione di Macfrut, una fiera che torna in presenza dopo soli otto mesi dalla precedente edizione portando una ventata di “ottimismo”, per usare le parole del presidente Renzo Piraccini, nel clima di grande incertezza attuale.

                      L’ottimismo, sottolinea il presidente di Macfrut, deriva innanzitutto dai numeri di un comparto, quello ortofrutticolo, che oggi vale 15 miliardi di euro, un terzo dei quali dedicato all’export, che a dispetto del perdurare della pandemia ha raggiunto lo scorso anno la cifra record di 5,5 miliardi di euro (+6%) e un saldo della bilancia commerciale di oltre 1 miliardo di euro.

                      L’applauso – anche quello reale, che si è levato nella folta platea presente all’evento di inaugurazione della kermesse ortofrutticola – va dunque “a chi oggi ha ancora voglia di mettersi in gioco e di produrre per il nostro Paese” . “Abbiamo numeri che ci dicono che stavamo uscendo molto bene da due anni difficili, ma questa assurda guerra ci rimette al centro di una crisi che speravamo fosse ormai superata – continua Patuanelli -. Crisi che introduce elementi distorsivi nei mercati, con i costi alle stelle, dell’energia in primo luogo e delle materie prime, molto spesso aggravati da fenomeni speculativi che rischiano di mettere a rischio la capacità di investimento degli imprenditori agricoli italiani. Ecco, la loro capacità di investire è la cosa che dobbiamo difendere in modo prioritario”.

                      È con l’innovazione, infatti, che si risponde alla crisi, nelle parole del ministro. “E innovare significa fare investimenti”. “L’imprenditore – prosegue -, non ha possibilità di investire se non con una semplificazione normativa, accesso al credito garantito e la risoluzione di problemi strutturali del settore. Sul tema dell’acqua bisogna continuare ad investire per sfruttare di più l’acqua piovana e realizzare infrastrutture per l’agricoltura, contrastando anche il grosso problema della siccità. Non è pensabile che un imprenditore che ha 10 ettari abbia il suo drone o alte tecnologie, dobbiamo creare servizi condivisi attraverso consorzi e associazioni di categoria”.

                      Tornando alla ventata di ottimismo portata da questa nuova edizione di Macfrut che precede il quarantesimo anniversario della manifestazione, sono anche gli stessi numeri della fiera a parlare chiaro. “Tutta la filiera dell’ortofrutta si incontra oggi a Macfrut, con le proposte di 830 espositori, di cui il 28% esteri – sottolinea in apertura dei lavori il presidente Piraccini -., l’adesione di oltre 500 buyer internazionali accreditati, un’ottantina di incontri ed eventi, prove in campo con le tecnologie 4.0 del settore, il tutto su una superficie espositiva di 40 mila mq.

                      Macfrut

                      Renzo Piraccini, presidente di Macfrut (copyright: FM)

                      “I numeri mai visti del nostro export ci incoraggiano, ma oggi c’è ottimismo anche per la campagna commerciale che finalmente si apre sotto i migliori auspici, dopo due anni di problematiche varie, fitosanitarie in primis – prosegue Piraccini -. La Spagna oggi ci ha superato nell’export di ortofrutta, ma se consideriamo tutti gli anelli della filiera l’Italia è leader assoluta in Europa: ed è questa la caratteristica che abbiamo voluto dare alla fiera”. “Una fiera che è diversa da tutte le altre del settore – conclude -. Macfrut comprende anche aree dimostrative e prove in campo, è articolata per aree tematiche ognuna delle quali è coordinata dai massimi esperti mondiali del settore (vedi International Cherry Symposium, Tropical Fruit Congress, Spice & Herbs Global Expo, ndr) ed è un evento che unisce quindi al businnes la conoscenza: questa oggi è la nostra vera sfida”.

                      E poi c’è l’Africa, “continente delle opportunità”, rappresentato in fiera da una folta delegazione proveniente dai principali paesi produttori di ortofrutta e dalla presenza di

                      tre ministri: Gourouza Magagi Salmou, ministra dell’Industria e imprenditoria del Niger, Rebecca Alitwala Kadaga, ministra per le politiche comunitarie dell’Uganda e Frank Kagyigyi Tumwebaze, ministro dell’Agricoltura dell’Uganda. All’Africa e a tutte le popolazioni che oggi hanno difficoltà a sfamarsi sono dedicati gli appelli delle istituzioni presenti all’inaugurazione di Macfrut, il ministro Patuanelli in primis, ma anche l’on. Maurizio Martina, vicedirettore generale della Fao. “Non è accettabile che una crisi internazionale come quella attuale porti una parte del mondo che già aveva grandi problemi di accesso al cibo a una povertà alimentare assoluta – è l’appello -. L’Europa non può non porsi questo problema. E la FAO deve essere l’organismo che mette insieme le competenze dei vari paesi per aiutare quelle parti del mondo che soffrono di fame. Per il principio di umanità abbiamo il dovere di aiutare questi paesi”.

                      All’evento di inaugurazione di Macfrut 39esima edizione hanno partecipato anche la viceministra degli Affari Esteri Marina Sereni, Roberto Luongo, direttore generale di Ice-Agenzia, Luca Maestripieri, direttore di Aics (Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo) e l’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna Alessio Mammi.

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