Dalla Redazione
Mario Draghi ha sciolto le riserve. Il capo del governo incaricato è arrivato al Quirinale da Sergio Mattarella alle 19 e un minuto del 12 febbraio 2021 per sciogliere la riserva, con la lista dei ministri. Il momento della svolta, dopo giorni di lavoro nel massimo riserbo, in stretto contatto con il presidente della Repubblica, mentre i partiti sono stati a lungo tenuti in disparte. 40 minuti di colloquio e poi la lettura della lista. I ministri sono in tutto 23, di cui 15 politici e 8 tecnici. Le riconferme negli stessi ministeri sono 7. In più Patuanelli resta ministro ma passa dallo Sviluppo economico all’Agricoltura. Otto, in tutto, le donne. L’età media è 54 anni. Domani, sabato 13 febbraio, a mezzogiorno, il giuramento.
Ma chi è Stefano Patuanelli? Sul ministero delle Politiche agricole, forse il più bistrattato della storia della Repubblica, è caduta una scelta politica. Di certo non è un tecnico “agricolo”, colui che prende il posto di Teresa Bellanova. Tre figli, sposato, nato a Trieste nel 1974, si è laureato in ingegneria edile con il massimo dei voti. Esponente del Movimento 5 Stelle, è stato capogruppo al Senato dal 6 giugno 2018 al 4 settembre 2019 e ministro dello Sviluppo economico dal 5 settembre 2019 con il governo Conte II. La Repubblica scrive: “Si distingue per i toni pacati e il fare rassicurante. Grande appassionato di basket. È un 5 Stelle ma potrebbe pure essere del PD. Sempre pronto ad ascoltare e a raggiungere un compromesso”.
Probabilmente non ha alcuna compentenza in materia di agricoltura, tantomeno di ortofrutta. Nulla risulta dal suo curriculum. Ma gli operatori del settore sono abituati a degli incompetenti alla guida del ministero – il Mipaaf – che dovrebbe sovrintendere e stimolare lo sviluppo di un comparto definito strategico dell’economia del nostro Paese. Al nuovo ministro Stefano Patuanelli, la redazione di Fm fa i migliori auguri di buon lavoro.
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