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                      Penny vs. Eurospin, il confronto dei prezzi va sul volantino. Ma la frutta non c’è

                      Penny-Eurospin-scontrini
                      In attesa dell’apertura dei primi punti vendita di Aldi, verosimilmente entro il prossimo Natale, è sempre più agguerrita la competizione tra i discounter in Italia. In termini di assortimento, di esperienza di acquisto, ma anche e soprattutto in termini di prezzo. Nel volantino della terza settimana di ottobre, Penny Market ha mostrato due scontrini a confronto, il suo e quello di Eurospin, evidenziando un risparmio, per i propri clienti, del 10,6 per cento. Una comunicazione border line, in cui si confrontano prezzi ma non qualità, per di più di prodotti in alcuni casi basso rotanti. Eurospin, peraltro, con Lidl è stato giudicato il gruppo distributivo più conveniente d’Italia da Altroconsumo su un paniere Istat (leggi qui), con indice 100 mentre Penny Market ha avuto indice 124

                       

                      di Eugenio Felice

                       

                      Penny-Eurospin-volantino

                      Nel volantino di Penny Market si vedono gli scontrini a confronto

                      È un periodo storico strano. Mai come in questi anni la distribuzione organizzata, grande, media o piccola che sia, non ha le idee chiare su cosa la aspetta di preciso nei prossimi anni e su come reagire al cambiamento in atto. Da una parte le sfide del commercio elettronico e della ristorazione, dall’altra l’obbligo di efficientare i processi, anche – ma non solo – perché dal 2018 aprirà nel Nord Italia il tanto atteso Aldi. Come se non bastasse, il consumatore finale, sempre più attento a quello che mangia, non solo per questioni di linea ma anche per la salute, sta tornando a frequentare le “botteghe”, quei negozi specializzati – macellerie, panetterie, pescherie, fruttivendoli – che assicurano esperienza di acquisto, ampiezza e profondità di assortimento e, cosa determinante, il servizio assistito.

                       

                      In attesa che la nebbia si diradi, la maggior parte delle catene distributive punta ancora a fidelizzare il consumatore con la più vecchia delle leve: il prezzo. Da Esselunga, che promette sottocosti e sconti che arrivano al 50 per cento, ad alcuni discounter, come Penny Market, che è arrivata addirittura a confrontare i prezzi di alcuni suoi prodotti con quelli del leader di mercato in Italia: Eurospin. Nel volantino dal 19 al 25 ottobre (immagine sopra), si vede uno scontrino di Eurospin con un totale di 25,73 euro e uno di Penny Market con gli stessi prodotti a 23,01 euro, vale a dire 2,72 euro in meno, cioè un risparmio del 10,6 per cento. Che sarebbe tantissimo.

                       

                      Eurospin-altroconsumo

                      Immagine tratta dalla homepage del sito di Eurospin il 25 ottobre 2017

                      Per l’insegna del gruppo tedesco Rewe, che ha recentemente acquisito sette punti vendita da TuoDì e ha messo sul piatto 200 milioni di euro di investimenti per il 2017 e il 2018, parliamo insomma di vera e propria pubblicità comparativa, come abbiamo visto fare anche in altri settori negli ultimi anni, ad esempio in quello telefonico. Curiosità: nello scontrino c’è anche un solo prodotto ortofrutticolo fresco, una confezione da 200 grammi di carote già tagliate a julienne, venduta a 0,99 euro da Eurospin e a 0,69 da Penny Market. Nient’altro, né una mela, né una busta di insalata già lavata, né delle banane, figuriamoci zuppe fresche o altri prodotti a elevato contenuto di servizio sempre più richiesti dai consumatori.

                       

                      Non sappiamo, nel momento in cui scriviamo, come si comporterà Eurospin e se il confronto sarà fatto anche con altri competitor, come Lidl o MD. Ma parlare di prezzo senza parlare di qualità, ci pare un esercizio ai limiti della correttezza e senza senso, oltre che controproducente per scontrini e fatturati. A ben guardare poi nello scontrino sono indicati molti prodotti basso rotanti, in altre parole non quelli che vengono più acquistati, a parte tutta la frutta e verduta fresca, parliamo ad esempio dell’acqua naturale o della pastasciutta (ci sono solo i “fidelini”). Ricordiamo infine che proprio in questo mese di ottobre Altroconsumo ha giudicato Eurospin e Lidl come i gruppi distributivi più convenienti d’Italia, con indice 100 quando Penny Market ha avuto indice 124, prendendo a riferimento dei prodotti da paniere Istat.

                       

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