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                      Pesca e nettarina di Romagna Igp e Ferrero lanciano una nuova Kinder Brioss

                      Il prodotto principe della frutticoltura romagnola conquista un nuovo spazio sugli scaffali della Gdo, passando dai freschissimi al reparto dei prodotti da forno confezionati. Arrivano infatti al supermercato dal 18 dicembre le nuove Kinder Brioss alla Pesca e Nettarina di Romagna. Una merendina che valorizza un territorio ricco di gusto e di tradizione, nata dalla partnership fra il consorzio che tutela il frutto Igp e un colosso del settore dolciario internazionale come Ferrero

                       

                      di Carlotta Benini

                       

                      Le pesche e nettarine di Romagna varcano i confini del reparto ortofrutta e fanno il loro debutto anche sugli scaffali della Gdo dedicati ai prodotti da forno confezionati. Sono infatti entrate in produzione le prime Kinder Brioss con un cuore a base del prodotto principe della frutticoltura emiliano romagnola. “Si troveranno ufficialmente nei supermercati a partire dal 18 dicembre”, esordisce Raoul Romoli Venturi, direttore comunicazione di Ferrero Italia, annunciando la partnership del colosso del settore dolciario italiano e internazionale con il Consorzio di Tutela Pesca e nettarina di Romagna IGP.

                       

                      Partnership che nasce sotto l’egida di CSO Italy, che per primo ha stretto i contatti con Ferrero e che auspica, in futuro, una nuova operazione di co-marketing per valorizzare un altro prodotto tipico della frutticoltura emiliano romagnola. “La pera, ad esempio, si presterebbe perfettamente a un nuovo matrimonio di sapori. – auspica Paolo Bruni, presidente di CSO – Naturalmente la nostra è solo un’idea. Saremmo molto felici se un giorno Ferrero volesse valutare l’ipotesi di una nuova, esclusiva ricetta”.

                       

                      Il legame della storica azienda guidata da Giovanni Ferrero con il mondo frutticolo italiano si è ampliato – andando oltre alla filiera delle nocciole – due anni fa, quando, in occasione di Expo, fu lanciato nella gamma dedicata alla prima colazione il gusto Kinder CereAlè Agrumi, messo a punto in partnership con il Consorzio di Tutela del Limone di Siracusa Igp. “Oggi Ferrero sceglie un nuovo e importante partner, che promuove con orgoglio l’identità territoriale di un’area geografica ricca di gusto e di tradizione”, sottolinea l’azienda, che ha messo in produzione le nuove merendine nello stabilimento di Irpinia di Balvano (Potenza), dove da oltre 30 anni nascono i prodotti da forno Kinder. Le nuove Brioss alla pesca e nettarina di Romagna Igp sono prodotte con un soffice pan di spagna, lievitato naturalmente, con latte e un doppio strato di confettura di pesche e nettarine.

                       

                      “Qualità, unicità e tipicità. Sono queste le caratteristiche che fanno delle pesche e nettarine di Romagna uno dei prodotti di pregio del settore ortofrutticolo emiliano-romagnolo. – sottolinea il presidente di CSO Italy – Sono state le prime in Europa ad ottenere il riconoscimento Igp, insieme alle pere dell’Emilia Romagna e alle arance rosse di Sicilia”.  La zona tipica di coltivazione attraversa le province di Ferrara, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Qui si coltivano le pesche più buone d’Europa, riconosciute e riconoscibili per le caratteristiche organolettiche gustative uniche che possiedono. Le aziende socie del consorzio, che dal 2017 è stato “promosso” a ente di tutela, sono Apofruit, Apo Conerpo, Orogel Fresco, Coferasta e Eur O.P. Fruit.

                       

                      Da sinistra Paolo Bruni, Stefano Bonaccini (Presidente Regione Emilia Romagna) Raoul Romoli Venturi, Paolo Pari

                      “Oggi siamo orgogliosi due volte. – continua Paolo Bruni – Una per essere riusciti a cogliere l’importanza di questo progetto e due perché questo dimostra il valore del nostro prodotto e del nostro territorio. Abbiamo un valore straordinario come l’Igp per differenziare la nostra offerta territoriale, che dobbiamo sfruttare al meglio, prendendo spunto dall’esperienza con il gruppo Ferrero”. “La peschicoltura italiana – aggiunge – ha vissuto una drammatica crisi d’identità, che possiamo definire crisi di maturità, come spesso accade quando si ottengono grandi risultati per primi e poi arrivano tutti i concorrenti a cercare di erodere le quote. L’Emilia-Romagna si è specializzata nel tempo nella produzione di nettarine, che hanno rappresentato un’innovazione per il consumatore. Oggi concorre con circa il 30% alla produzione nazionale di nettarine; nel passato questa quota superava il 40%. Non pensiamo certo che questa nuova partnership possa risollevare le sorti del comparto, ma è un segnale. E sarà un importante veicolo di comunicazione per portare all’attenzione del consumatore le caratteristiche uniche di questo frutto. Ora occorre un grandissimo sforzo di riqualificazione e adattamento per essere più competitivi”.

                       

                      Le ultime proiezioni elaborate da Cso Italy vedono una peschicoltura regionale ancora in calo: nel prossimo triennio si stima un’ulteriore contrazione del potenziale che potrebbe aggirarsi sul -20% per le pesche e sul -15% per le nettarine; solo le percoche sono previste in crescita.

                       

                      “Abbiamo ottenuto, per primi in Europa, nel 1998, il riconoscimento di Igp per un prodotto difficilmente differenziabile, considerato da sempre una vera ‘commodity’. – dichiara Paolo Pari, presidente del Consorzio Pesca e Nettarina di Romagna – Grazie anche al supporto della Regione Emilia-Romagna abbiamo raggiunto un’importante valorizzazione sul mercato italiano e in parte anche all’estero. È stata un’attività dalla grande valenza, anche sociale, considerando che all’interno del Consorzio sono rappresentate oltre 10 mila aziende agricole”. “L’Igp rappresenta – conclude Pari – una vera opportunità per i produttori romagnoli. Grazie al riconoscimento come Consorzio di tutela avremo inoltre ulteriori spazi di crescita in futuro, attuando soprattutto attività di valorizzazione efficaci e di grande impatto sui consumatori. E grazie alla partnership con Ferrero si amplia il veicolo del nostro brand, che dal reparto dei freschissimi passa anche a quello industriale. E che industriale! Il top del made in Italy”.

                       

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