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                      Pesche e nettarine: le previsioni del CSO sono ottimistiche. E i calendari ottimali

                      Il Centro Servizi Ortofrutticoli di Ferrara fa le sue prime considerazioni sull’andamento della campagna di pesche e nettarine. A livello Europeo i volumi si contraggono. In Italia il calo produttivo riguarda tutte le specie, e in particolare tocca le produzioni del Sud. Sulle pesche da consumo fresco, i quantitativi previsti per l’Italia  si collocano leggermente al di sotto di 1,4 milioni di tonnellate. Elisa Macchi, direttore di CSO Italy: “Non avremo sovrapposizioni tra Nord e Sud, come gli anni scorsi  e, se le condizioni climatiche saranno favorevoli,  non avremo i picchi di entrate elevati che hanno caratterizzato le campagne 2014 e 2015”

                       

                      Dalla Redazione

                       

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                      Pesche per il consumo fresco in l’Italia nel 2016? 1,4 milioni di tonnellate è la previsione del CSO

                      L’offerta di pesche e nettarine in Europa evidenzia, secondo dati CSO Italy, un calo produttivo rispetto alla precedente annualità senza denotare un deficit di offerta.

                       

                      Sulle pesche da consumo fresco, i quantitativi previsti per l’Italia  si collocano leggermente al di sotto di 1,4 milioni di tonnellate; la Spagna presenta un’offerta simile allo scorso anno (grazie all’incremento delle pesche piatte che compensano il calo di quelle tonde), cresce  la produzione in Grecia,  ma con volumi comunque  inferiori rispetto alla media del precedente quadriennio e cala la produzione in Francia.

                       

                      I quantitativi delle percoche potrebbero scendere lievemente rispetto al 2015 con andamenti opposti tra i maggiori produttori europei: al recupero produttivo atteso quest’anno in Grecia, si contrappone una diminuzione in Spagna.

                       

                      Sulle nettarine si prevede un calo di produzione in Europa, la stima è del -6%,  con  un totale di offerta di poco superiore ad  1,4 milioni di tonnellate; le diminuzioni di produzione riguardano  tutti gli areali europei ad eccezione della Grecia,  che registra una lievissima ascesa.

                       

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                      Elisa Macchi, direttore di CSO Italy

                      “A fronte di un calo produttivo previsto in Europa per il 2016 – dichiara Elisa Macchi, direttore di CSO Italy – si registra una previsione di calendario di entrata del prodotto molto scalare e distribuita meglio nell’arco della intera stagione”.

                       

                      “Non avremo sovrapposizioni tra Nord e Sud – continua – come era accaduto gli anni scorsi  e, se le condizioni climatiche saranno favorevoli,  non avremo i picchi di entrate elevati che hanno caratterizzato le campagne 2014 e 2015”.

                       

                      A livello di previsione, l’Italia evidenzia nel 2016 un calo produttivo che riguarda tutte le specie. Per le pesche si rileva un calo produttivo consistente al sud, in particolare in Campania, che è la prima regione di produzione in Italia. Anche le percoche denotano una tendenza al calo nel Sud Italia, così come le nettarine, di cui si registra una contrazione di volumi anche  nelle zone produttive del Nord.

                       

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