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                      Pizzoli: Fort nuovo direttore generale e nuovo stabilimento da 50 milioni

                      Manager con una lunga esperienza a livello nazionale e internazionale nel settore del food, Boris Fort dal 1 febbraio è alla guida della storica azienda bolognese specialista delle patate, in un momento particolarmente positivo per il gruppo, che si appresta ad affrontare importanti operazioni economiche per rafforzare la propria presenza sul mercato. Leader nel settore retail delle patatine surgelate, in particolare con il marchio Patasnella, Pizzoli ha chiuso il 2016 con un fatturato di 80 milioni di euro, in crescita rispetto all’anno precedente. E ora investirà 50 milioni di euro in uno dei più moderni stabilimenti di produzione delle patate fresche e surgelate

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      Le patate Pizzoli sono al 75% italiane: obiettivo prossimo arrivare al 100% made in Italy

                      Boris Fort, classe 1964 e una lunga esperienza maturata in Italia e all’estero con ruoli crescenti all’interno di importanti realtà nazionali ed internazionali quali Nestlé, dal 1 febbraio è stato nominato direttore generale di Pizzoli, storica azienda nata nel 1926 a Budrio, in provincia di Bologna, leader italiana nella produzione e trasformazione delle patate. Prende il posto di Paolo Gerevini, che da alcuni mesi è alla direzione generale di Melinda.

                       

                      Una nuova sfida professionale in un momento molto importante per l’azienda, che si avvia ad investire 50 milioni di euro in uno dei più moderni stabilimenti di produzione delle patate fresche e surgelate, al fine di rafforzare la propria leadership sul mercato.

                       

                      Boris Fort, nuovo dg di Pizzoli

                      Si tratta di un impianto di 18 ettari – è spiegato in un articolo su Il Resto del Carlino – che porterà la produzione di prodotto surgelato dalle 35 mila tonnellate di oggi fino a 100 mila tonnellate, cui si sommano altre 27 mila tonnellate di patate fresche. Il primo step dell’operazione, costato 15 milioni, è il nuovo impianto per la logistica e il magazzino a San Pietro in Casale, in provincia di Bologna: una maxi struttura refrigerata capace di immagazzinare e gestire, in modo totalmente automatizzato, 9.200 pallet a una temperatura di -25 gradi.

                       

                      Pizzoli ha chiuso l’anno 2016 con un fatturato di 80 milioni di euro, rinnovando il suo ruolo da protagonista sul mercato nazionale facendo leva sempre più sull’innovazione in primis sul suo marchio Patasnella. Primo prodotto sul mercato italiano di patate fritte da mettere in forno (quindi più dietetiche), dalla sua nascita, a fine anni Novanta, il brand bolognese non ha mai lasciato la sua posizione di leader di mercato.

                       

                      Il giro di affari di Pizzoli – si legge sempre su Il Resto del Carlino – è in crescita del 10% rispetto al 2015, grazie a una leadership nel settore retail delle patatine surgelate, con una quota di mercato del 26%. Il 20% di questa produzione oggi è acquistato da McDonald’s, con cui Pizzoli ha un contratto in esclusiva dal 2014 per la fornitura di tutte le patatine vendute nei ristoranti della catena in Italia. Da qui l’esigenza di portare a termine il progetto di un nuovo stabilimento, idea in cantiere già da oltre 10 anni. Questa operazione assicurerà a Pizzoli “un primato unico in tutto il Sud Europa per numeri e dimensioni e aprirà le porte al mercato Mediterraneo”, rivela l’Ad del gruppo, Nicola Pizzoli, al Carlino.

                       

                      Oggi l’azienda fa riferimento a oltre 300 produttori di patate in tutta Italia, con uno zoccolo duro iin Emilia Romagna. Le patate di Pizzoli oggi sono italiane al 75%. Ma l’obiettivo, con la piena operatività del nuovo stabilimento, è quello di passare al 100% di Made in Italy.

                       

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