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                      Pratiche sleali, al via la task force. Coldiretti: “Agricoltori strozzati dai costi triplicati”

                      pratiche sleali agricoltura

                      Coldiretti Lazio è pronta a presentare le prime denunce contro pratiche sleali per tutelare il lavoro delle stalle di fronte alle speculazioni sul prezzo del latte che colpiscono allevatori e consumatori. Una situazione che riguarda anche altri settori della filiera agricola, con agricoltori strozzati dai costi di produzione: dal latte alla zootecnia, dal florovivaismo all’ortofrutta. È quanto afferma il presidente della federazione regionale, David Granieri, nell’annunciare l’avvio della task force contro le pratiche sleali dopo la pubblicazione del decreto legislativo in Gazzetta ufficiale.

                      “Stiamo affrontando la questione – spiega Granieri – e raccogliendo tutti gli elementi necessari per procedere con le denunce”. Azioni legali che riguarderanno la violazione legata al mancato riconoscimento dei costi di produzione prevista dal decreto legislativo in attuazione Direttiva UE sulle pratiche commerciali sleali. Un intervento normativo fortemente voluto e sollecitato da Coldiretti che rappresenta la principale Organizzazione degli imprenditori a livello agricoli europeo.

                      “Non si può aspettare oltre – continua il presidente della federazione regionale – per fermare la speculazione in atto sul prezzo del latte alla stalla che costringe gli allevatori a lavorare sottocosto per l’esplosione dei costi energetici e dell’alimentazione”. Il settore produce ogni anno in Italia oltre 12 milioni di tonnellate di litri di latte di mucca. “Nel Lazio – aggiunge – registriamo già una preoccupante diminuzione di aziende – . Solo negli ultimi anni se ne contano 300 in meno. Una situazione che potrebbe peggiorare a causa della pandemia e dell’aumento dei costi delle materie prime, che vanno dal 50% fino al 150% per gli agricoltori. Un’impennata dei prezzi che si ripercuote a cascata sui bilanci delle imprese agricole strozzate dagli aumenti, che non sono minimamente compensati da prezzi di vendita adeguati”.

                      Molte imprese agricole stanno vendendo sottocosto, denuncia Coldiretti Lazio, anche per effetto di pratiche sleali, che scaricano sull’anello più debole della filiera gli oneri delle promozioni commerciali. “Bisogna intervenire subito per contenere la bolletta energetica nelle campagne – chiosa il presidente – e garantire continuità nella produzione agricola, che non si è mai fermata neanche durante l’emergenza sanitaria, continuando a garantire prodotti freschi e di qualità sulle nostre tavole anche durante il lockdown. E proprio la pandemia ha reso evidente quanto sia fondamentale l’agricoltura per il nostro Paese”.

                      L’inflazione che si abbatte sull’agricoltura porta con sè un aumento dei prezzi al consumo dell’ortofrutta, del latte e della carne. Coldiretti Lazio stima che costerà fino a 1200 euro in più a famiglia la spesa annua degli italiani nel 2022, con un’inflazione che potrebbe aumentare del 3,9%.

                      Un richiamo alla responsabilità da parte dell’intera filiera alimentare, viene fatto in conclusione da Granieri, che invoca accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore per salvare aziende agricole e stalle”.

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