È online la pagina “Pratiche sleali” con le indicazioni e le istruzioni per presentare le segnalazioni di abusi e azioni scorrette, sia tra imprese che in materia di commercializzazione dei prodotti agricoli. Si trova sul sito istituzionale del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali da oggi, 15 dicembre, data di entrata in vigore del decreto legislativo di attuazione della direttiva europea che vieta le pratiche sleali nei rapporti commerciali della filiera agroalimentare

Dalla Redazione

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È in vigore da oggi, 15 dicembre 2021, il nuovo decreto che regolamenta i rapporti commerciali nella filiera. Stop quindi alle pratiche sleali nel settore agroalimentare, tra cui le aste al doppio ribasso in Gdo (leggi qui). In totale sono 27 le pratiche sleali per cui scatta il divieto: dal mancato rispetto dei termini di pagamento (non oltre 30 giorni per i prodotti deperibili) alle modifiche unilaterali dei contratti; vengono proibite le aste online al doppio ribasso e imposte molte garanzie a tutela dei produttori agricoli. Di conseguenza, sul sito del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (www.politicheagricole.it) è online la pagina “Pratiche sleali” con indicazioni e istruzioni per presentare le segnalazioni di abusi e azioni scorrette, sia tra imprese che in materia di commercializzazione dei prodotti agricoli.

Come previsto dal decreto, l’autorità nazionale incaricata di vigilare sul rispetto delle disposizioni in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare – nonché dell’articolo 7 della legge 22 aprile 2021, n. 53 in materia di commercializzazione dei prodotti agricoli e alimentari -, è l’ICQRF (dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della Qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali). Entrando nella pagina dedicata sarà presente il modulo di denuncia e quello di segnalazione, da scaricare e compilare. Le informazioni indicate nei moduli costituiscono elementi essenziali dell’istanza di intervento. L’ICQRF potrà richiedere, ad integrazione di quanto segnalato, ulteriori notizie e documenti utili alla valutazione delle richieste. Qui i dettagli e i moduli.

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