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                      Primi segnali positivi nella GDO italiana: le vendite crescono dell’1,29% a marzo

                      Nella settimana dal 29 febbraio al 6 marzo, secondo i dati Nielsen, si registrano i primi segnali di ripresa nelle vendite della distribuzione moderna. Il trend a segno più si evidenzia in tutte e quattro le macro-aree prese in esame a livello nazionale. Il bilancio da inizio anno resta tuttavia negativo (-0,69%)

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      carrelli supermercato

                      Nella prima settimana di marzo crescono le vendite nella GDO italiana

                      Dopo cinque cali consecutivi è finalmente arrivato il rimbalzo del fatturato della distribuzione moderna. Secondo quanto riportato da un articolo di Repubblica, nel periodo che va dal 29 febbraio al 6 marzo le vendite sono cresciute dell’1,29% a livello nazionale. Parallelamente a questo progresso, secondo i dati Nielsen, si rileva una lettura positiva in tutte e quattro le macro-regioni in cui la società di analisi ha suddiviso il territorio nazionale. Il buon avvio del mese di marzo ha consentito di ridurre il rosso del 2016 allo 0,69%.

                       

                      Scendendo nello specifico, nei sette giorni presi in esame Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria hanno messo a segno un rialzo dell’1,91% e dal 1 gennaio perdono ora lo 0,49%. Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia hanno guadagnato l’1,29% e si riportano così molto vicino alla parità (-0,24%) nel bilancio del 2016. Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Sardegna si sono dovute accontentare di un +0,71% nell’arco dei sette giorni, performance che ha ridotto il rosso dall’inizio dell’anno sotto l’importante soglia psicologica del punto percentuale (-0,95%). Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia, infine, hanno ancora una volta mostrato una preoccupante debolezza: nella settimana il rimbalzo è stato solo dello 0,50% e il rosso del 2016 resta molto ampio (-1,50%).

                       

                      Il Nord-ovest torna quindi a guidare il rialzo, dopo aver spesso ceduto il primato al Nordest, mentre il Sud continua a essere il fanalino di coda. Il Centro conferma infine di aver perso la brillantezza della seconda parte del 2015.

                       

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