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                      Private label core business de La Linea Verde. Hoff: “Lavoriamo con 70 catene della Gdo”

                      Il marchio DimmidiSì è la vetrina per fare innovazione, ma la private label resta il core business de La Linea Verde, che al co-packaging dedica il 65% dell’attività. Il gruppo di Manerbio (Bs) ai vertici del mercato della quarta gamma e leader dei piatti pronti freschi è a Marca by BolognaFiere a incontrare aziende e operatori della grande distribuzione per consolidare e sviluppare rapporti commerciali. “Ad oggi lavoriamo con 70 insegne italiane ed europee”, dichiara la direttrice marketing Valérie Hoff, che ci racconta anche degli importanti investimenti sul fronte della sostenibilità, elemento sempre più richiesto dai retailer

                      di Carlotta Benini

                      La Linea Verde Iori Hoff ©FM

                      Da sinistra Elena Tiziana Iori e Valérie Hoff in fiera a Marca 2022 (copyright: Fm)

                      Allo stand durante la due giorni bolognese sono in assaggio le novità dell’estate, la Poke Bowl Tonno, la nuova gamma delle insalatone e la Limited Edition Vintage Juicing Cedrata e Chinotto, oltre ad essere in mostra tutta l’innovazione della quarta gamma e dei piatti pronti freschi a marchio DimmidiSì. Ma Marca by BolognaFiere per La Linea Verde è anche l’occasione per incontrare aziende e operatori della grande distribuzione e per consolidare e sviluppare rapporti commerciali, con un focus particolare sul co-packaging a cui da sempre il gruppo di Manerbio (Bs) si dedica per vocazione.

                      “Il marchio DimmidiSì è la nostra vetrina per fare innovazione, per intercettare nuovi target e testare nuovi prodotti, ma la private label resta il nostro core business – esordisce Valérie Hoff, direttrice marketing de La Linea Verde -. Ad oggi lavoriamo con 70 insegne della Gdo italiana ed europea e quella da co-packer rappresenta il 65% della nostra attività”. “Siamo riconosciuti anche come partner affidabile e strategico per lo sviluppo di nuovi prodotti, questo specie in Italia, dove con alcune insegne abbiamo rapporti consolidati che durano da decenni”, gli fa eco Elena Tiziana Iori, responsabile comunicazione de La Linea Verde.

                      L’azienda guidata dalla famiglia Battagliola – tre stabilimenti italiani e cinque siti produttivi in Spagna, Francia e Serbia – è ai vertici del mercato della quarta gamma e leader nel segmento dei piatti pronti freschi e gode di una brand awareness dell’80%. “La nostra forte identità, unita all’essere un’organizzazione che ha il controllo di tutta la filiera, con garanzie di sicurezza e di qualità certificata, ci aiuta a essere performanti e a essere un riferimento per i retailer”, continua Valérie Hoff.

                      Sul fronte delle novità, sono in essere tanti progetti che ruotano intorno alla sostenibilità, elemento sempre più richiesto dai partner della Gdo. “Abbiamo investito 25 milioni di euro nel prossimo triennio (leggi qui) per rinnovare il layout produttivo dei nostri stabilimenti, in primis quello di Manerbio, mettendo al centro la qualità e la sostenibilità, questo anche grazie all’introduzione di macchinari e tecnologie di ultima generazione. Stiamo investendo nelle energie rinnovabili, installando ovunque è possibile pannelli fotovoltaici, utilizzando impianti di biofiltrazione delle acque di lavaggio per recuperare acqua ad uso agricolo”. “La sostenibilità – conclude Valérie Hoff – è un investimento che ripaga anche nel lungo termine, specie considerando il complesso momento storico che stiamo attraversando”.

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