L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
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                      Prognosfruit, raccolto di mele a 12 milioni di tons (+9%)

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                      Il dato si riferisce all’Europa. Considerate anche le giacenze nei magazzini dell’Alto Adige superiori alla media di periodo, si preannuncia una campagna particolarmente difficile. Italia a 2,4 milioni di tonnellate (+12,5%), Germania a 1,04 milioni (+29%), Francia in leggera flessione a 1,5 milioni di tonnellate (-5,6%) e Polonia oltre 3,5 milioni di tonnellate (+11,7%)

                       

                      Assomela_Europa_tonsCome ogni anno, i produttori di mele europei si sono riuniti ad inizio agosto – questa volta ad Istanbul, in Turchia – per presentare e commentare le previsioni di produzione di mele per la stagione che inizierà a breve. Le previsioni di produzione per il 2014 riportano un volume di mele di 11.893.000 tons, con un aumento del 9% rispetto alla produzione consuntiva del 2013 e del 12% sulla media produttiva del triennio 2011-2013.

                       

                      Per i Paesi della “vecchia” Europa, come Austria, Germania, Belgio e Olanda, i volumi sono in aumento rispetto all’anno precedente.  In Francia, al contrario, la produzione attesa è inferiore del 6% rispetto a quella dell’anno scorso, ma sostanzialmente in linea con la media dei tre anni precedenti. In Germania, tradizionale mercato per le mele italiane, si stima un aumento di produzione del 29% rispetto allo scorso anno, quando però il raccolto aveva subito una pesante abbassamento. Segno positivo anche per altri importanti Paesi produttori, tra cui il Belgio (+37%), l’Olanda (+11%) e l’Austria (+21%).

                       

                      Assomela_Europa_varLa Polonia prevede un incremento di produzione del 12%, così come  per l’Ungheria  (+33%) che torna ad alti livelli dopo il raccolto non entusiasmante dell’anno passato. Grecia e Spagna segnano un leggero calo della produzione, rispettivamente del 2% e del 4%. Tra i Paesi extra Europa va  menzionata la Turchia, che prevede una significativa riduzione della produzione rispetto al 2013. Questi fattori potrebbe ridurre la competitività di tali Paese in diverse aree del Nord Africa.

                       

                      Grazie ad una primavera caratterizzata da bassi livelli di piovosità e temperature favorevoli, la fioritura è stata generalmente particolarmente buona. L’estate fresca e piovosa in diversi Paesi, ha permesso un buon accrescimento dei frutti che avranno un calibro tendenzialmente superiore al normale. Come conseguenza dei fattori climatici e dell’accurato lavoro di diradamento, si prevede una ottima qualità dei frutti.

                       

                      L’Italia rispetta la tendenza generale dei principali Paesi produttori europei, con una crescita della  produzione attorno all’11%, che porta il quantitativo di mele per la raccolta per la prima volta al di sopra delle 2.300.000 tons. A livello regionale l’Alto Adige presenta un aumento del 8,9%, il Trentino del 12,1% e le altre regioni italiane del 14,1%. Le dinamiche varietali confermano tendenzialmente la situazione comunitaria ad accezione di alcune varietà tra cui la Fuji e la Granny Smith per le quali in Italia l’aumento sarà più significativo che per gli altri paesi.

                       

                      Assomela_Italia_regLa raccolta piena inizierà regolarmente verso la metà/fine di agosto con le varietà più precoci, con un anticipo di 7 – 8 giorni rispetto all’anno precedente. Le condizioni climatiche sono state molto favorevoli e, come nella generalità dei paesi, i calibri si presentano superiori al normale. I problemi fitosanitari che avevano caratterizzato la stagione precedente sono pressoché inesistenti. Il quantità di mele da destinare alla trasformazione industriale sarà di conseguenza più contenuto rispetto alla scorsa stagione, con un volume di mele disponibili per il mercato “fresco” stimabile ad oggi in 2.168.268 tons. Dal punto di vista qualitativo ed organolettico la situazione ad inizio agosto è giudicata in ogni caso molto positiva.

                       

                      Aspetti commerciali. L’annata che si sta chiudendo è giudicata “positiva” da parte degli operatori. Le condizioni di mercato prospettate in occasione del convegno Prognosfruit 2013 si sono via via confermate, la stagione si è sviluppata con regolarità, sia sul mercato nazionale che estero, con quotazioni buone particolarmente per i frutti di qualità superiore. A fine luglio 2014 le giacenze di mele del raccolto 2013 sono in esaurimento, così come le importazioni dall’emisfero sud.  Le informazioni che provengono da Prognosfruit 2014 vanno come sempre analizzate in un contesto più ampio ed in rapporto ad altri fattori in grado di influenzare l’andamento commerciale.

                       

                      Il volume di mele prodotto nell’area comunitaria aumenta considerevolmente. La Polonia prevede un elevato volume di frutti vendibili sul mercato fresco elevato, con una qualità complessivamente buona.  La Germania, che nell’annata precedente ha assorbito un buon volume di frutti, si riporta su una produzione normale. L’industria di trasformazione prospetta quotazioni del prodotto da succo in ribasso rispetto alle annate precedenti, con una contrazione del volume di mele da desinare alla trasformazione.  Il trend dei consumi si conferma ancora una volta in leggero ma costante calo.

                       

                      Assomela_Italia_varIn questo scenario, che giustifica una certa preoccupazione, le prospettive per la stagione commerciale 2014/2015 restano comunque interessanti, in particolare  per tutte le realtà, come i consorzi italiani, che negli anni hanno saputo innovare, investire in internazionalizzazione ed organizzazione. L’area del Nord Africa, che ha assorbito  volumi costantemente crescenti di mele italiane, presenta un buon potenziale anche per la stagione entrante. La Francia, tradizionale competitor sui mercati, si presenta con una produzione medio/bassa, così come la Spagna, la Grecia e l’area dei Balcani. Prospettive di interesse emergono anche dall’analisi dei volumi provenienti dall’Emisfero Sud, che anche per la primavera ed estate 2014 si sono confermati a livelli bassi.

                       

                      I maggiori eccessi di produzione riguardano varietà meno coltivate in Italia (Elstar, Jonagold, Jonagored, Idared, Morgenduft, Shampion), mentre Golden e Gala, particolarmente importanti per l’Italia e per i mercati tradizionali di riferimento presentano incrementi più limitati. La capacità di frigoconservazione del sistema italiano consentirà di programmare con attenzione i volumi da immettere sul mercato, con prospettive che potrebbero progressivamente migliorare e la qualità elevata della produzione, sia in termini di gusto che sicurezza, consentono di guardare avanti con ragionevole fiducia. Tutto quanto espresso va infine rapportato alla evoluzione dei rapporti tra Unione Europea e Russia, che ad oggi paiono confermare l’applicazione di misure di divieto di importazione di mele e diversi altri prodotti alimentari in territorio russo.