Dalla Redazione
Francesco Pugliese parla nell’articolo a firma Barbara Ardù dell’e-commerce e della avanzata di Amazon, che ha annunciato che sta lavorando anche a una marca propria. “Non lo consideriamo un concorrente – spiega il direttore generale di Conad e da poco ex presidente di ADM (Associazione Distribuzione Moderna) – perché parliamo di un business totalmente in perdita, di un fatturato irrisorio, 532 milioni di euro in Italia, poco per un settore, la GDO, che fattura 100,5 miliardi. Amazon può farlo perché l’alimentare non è il suo core business. Noi non raccogliamo informazioni né ci interessa far salire il titolo in Borsa. Facciamo un altro mestiere”. Amazon pochi mesi fa ha avviamo il servizio Prime Now a Milano con consegna in un’ora anche dei prodotti freschi, compresa l’ortofrutta.
Quindi niente e-commerce per Conad? “Non ho detto questo – risponde Pugliese – a ottobre partiremo anche noi, ma in modo diverso. Nella provincia toscana e sulla costa adriatica. Si farà la spesa da app e sito internet (quindi da dispositivi mobili e da computer, ndr). Sarà il cliente a passare a prenderla. Magari al volo, con la sua auto e in un parcheggio dedicato. E nel 2017 contiamo di coprire tutta Italia“. Nel mondo anglosassone lo chiamano click & collect, un sistema che mette insieme l’e-commerce con la rete fisica delle catene distributive. Niente costi di trasporto, quindi. “Ma non solo – aggiunge Pugliese – ci sono altri fattori: la distribuzione della popolazione non è la stessa ovunque in Europa, come l’importo dello scontrino”.
Quindi nessuna paura di Amazon? Ha le idee chiare Pugliese: “A spaventare di più oggi non è internet, ma il calo dei consumi”.
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