Si è svolto il 17 dicembre a Milano il tradizionale incontro di fine anno con la stampa del secondo retailer nazionale dopo Coop Italia. Anche il 2015 si chiude con una crescita del fatturato, arrivato a 12,2 miliardi di euro (+4,2%) e una quota di mercato che è arrivata all’11,8%. Nel 2016 parte la sperimentazione dell’e-commerce in una grande città italiana. Fusione tra Sicilconad e Conad Sicilia. Il progetto Cina annunciato l’anno scorso? “Un manicomio”

Dalla Redazione

Iniziamo da uno dei temi clou dell’incontro dello scorso anno: il progetto Cina con l’apertura dei primi punti vendita a insegna Conad e alcune centinaia di vending machine a distribuire prodotti made in Italy. “Un manicomio – ha dichiarato l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese – non sappiamo come superare certi ostacoli, questo progetto ci ha mandato in depressione”. Quindi per ora il progetto ha rallentato e forse finirà nel congelatore. Almeno in Italia le cose invece vanno bene per Conad, anche se il contesto è meno roseo di come ci si poteva aspettare ad inizio anno: “Il clima di fiducia delle famiglie si è raffreddato – ha detto – abbiamo imboccato la via di uscita dalla crisi lentamente, due consumatori su tre hanno dichiarato di aver modificato le proprie abitudini di spesa per poter risparmiare”.

Gli ultimi dati Nielsen segnalano un fatturato della GDO che è tornato in territorio negativo tanto che solo l’Area 1 segna nel progressivo annuale al 6 dicembre un timido segno positivo (+0,45%) mentre le altre aree segnano il passo. Ciononostante, dicevamo, Conad è andata bene, confermando il trend di crescita degli ultimi anni. Il fatturato si attesta a 12,2 miliardi di euro, in aumento di 500 milioni (+4,2 per cento), con una quota di mercato salita all’11,8 per cento (0,4 punti percentuali in più rispetto al 2014). Si rafforza anche la leadership nei supermercati, con una quota del 19,8 per cento (1,2 punti percentuali in più rispetto al 2014). La crescita di Conad è trainata dal trend di ipermercati e supermercati, superiore di più del doppio a quella media di mercato. Pugliese ha tenuto a precisare che “in questi anni crescere di 500 milioni non è poco: nel 2015 l’aumento di fatturato della nostra rete è stato pari alle vendite di Eataly”.

Una rete che conta 3.062 punti vendita, di cui 1.039 supermercati. Conad è leader di mercato in Abruzzo, Calabria, Lazio, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria e in 28 delle 110 province italiane in cui è presente. Una novità arriva proprio dalla Sicilia e riguarda la fusione tra Conad Sicilia e Sicilconad in un’unica grande cooperativa che diventa il primo player dell’isola con quasi il 16 per cento di quota di mercato. Il nuovo gruppo, che si chiamerà Conad Sicilia, potrà contare su un fatturato annuo di 845 milioni di euro, quasi 400 punti vendita, 230 soci imprenditori e oltre 3.900 addetti. Le novità non si fermano qua: “Nel 2016 – ha svelato Pugliese – partirà la sperimentazione dell’e-commerce in una grande città italiana, anche se siamo chiari, nelle vendite on line non si guadagna, il fatturato che sviluppa viene portato via alle rete fisica”. Fatto è che gli operatori virtuali sono alle porte, a partire da Amazon, e Conad non vuole restare soggetto passivo.

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