L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA

                      Rapporto Coop: i consumi 2017 fra luci e ombre. Le tecnologia guida gli acquisti

                      Il 2017 farà segnare un rallentamento del potere d’acquisto delle famiglie. Di conseguenza il ciclo dei consumi subirà una battuta d’arresto, la crescita – si prevede – si attesterà a un timido + 0,7%. È la fotografia scattata dal Rapporto Coop, che indica anche cosa sale e cosa scende in questo anno appena iniziato. Nella top ten dei consumi in crescita figurano la “solita” telefonia (+8%) e gli acquisti tecnologici; calano altri beni di consumo. E per la prima volta, dopo molti anni, gli italiani che contano di aggiungere valore al carrello alimentare sono quasi il doppio rispetto a quelli che pensano di comprimere ulteriormente la spesa. Tra le tante le incognite, c’è una certezza: i consumatori amano sperimentare e sono curiosi rispetto a nuovi prodotti e servizi, specie se si parla di tecnologia. E così si scopre che uno dei desideri in vetta alla lista è quello di un supermercato senza casse, senza file, con dispositivi di riconoscimento automatico

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      Einkaufswagen mit Lebensmitteln im Supermarkt

                      Per la prima volta, dopo tanti anni, gli italiani prevedono di riempire il carrello di generi alimentari

                      Un Paese che sta alla finestra e che, passati gli anni bui della recessione, spera nel futuro ma stenta a metterne a fuoco i dettagli. È la fotografia dell’Italia 2017 scattata con il sondaggio di fine anno e le previsioni sui consumi 2017 del Rapporto Coop redatto dall’Ufficio Studi di Ancc-Coop la collaborazione scientifica di Ref. Ricerche, il supporto d’analisi di Nielsen e i contributi originali di GFK, Demos, Doxa, Nomisma e Ufficio Studi Mediobanca. Ora in versione completa dopo l’anteprima digitale dello scorso settembre.

                       

                      Tante incognite, ma un chiodo fisso: gli italiani amano sperimentare e a dispetto di un Paese fermo sono più innovatori di quanto si potrebbe pensare: il 93% dei campione intervistato nel sondaggio si dichiara incuriosito da nuovi prodotti e servizi. E così si scopre che a fronte di ipotesi tecnologiche future gli italiani vorrebbero più di tutto un supermercato senza casse, senza file, che sfrutti il riconoscimento automatico (è interessato il 74%), segue la casa domotica (73%) e persino fa la sua comparsa nella lista delle preferenze il maggiordomo virtuale (lo vorrebbe testare il 43%).

                       

                      TABELLECOOP-sondaggio&Previsioni2017

                      Le caratteristiche che guidano le scelte di acquisto (fonte Nomisma per Rapporto Coop)

                      Se poi si osservano da vicino le caratteristiche che devono avere i beni preferiti per riempire il carrello della spesa, il made in Italy, quindi la provenienza sicura, è il fattore al top – lo indica più del 20% del campione intervistato – seguita però dal low cost (che sembra un diktat soprattutto nella fascia più giovane dai 18 ai 29 anni) – in media è al 14% – e ancora dalla ricerca del tipico/tradizionale (14,9%).

                       

                      Le previsioni sui consumi 2017? Scendendo dai desideri alla realtà, il nuovo anno farà segnare un rallentamento del potere d’acquisto delle famiglie che fino al 2016 avevano potuto godere di fattori favorevoli ma transitori; di conseguenza il ciclo dei consumi, dopo un biennio a ritmi superiori all’1%, subirà una battuta d’arresto (la stima si attesta su uno 0,7%) dovuto al rallentamento dei redditi e soprattutto alla ripresa dell’inflazione.

                       

                      Guardando le singole categorie, più della metà dei nostri connazionali non immagina di cambiare il proprio stile di vita. Le utenze, il carburante e le spese sanitarie sono i comparti dove il numero di famiglie che prevedono di spendere di più superano quelle che immaginano di risparmiare. Questo è vero anche per la spesa alimentare dove, per la prima volta dopo molti anni, gli italiani che contano di aggiungere valore al carrello alimentare (+13%) sono quasi il doppio rispetto a quelli che pensano di comprimere ulteriormente la spesa (+8%).

                       

                      TABELLECOOP-sondaggio&Previsioni2017

                      Gli italiani sono curiosi per la novità e attirati dalla tecnologia, anche in Gdo (fonte Nomisma)

                      Il 2017 porterà probabilmente anche nuovo dinamismo nel mercato immobiliare e nei comparti ad esso collegati (arredamento ed elettrodomestici): in tempi di bassi tassi d’interesse e di turbolenza dei mercati finanziari ritorna prepotentemente la casa come sogno nel cassetto degli italiani. Rimarrà in crescita la spesa per i viaggi. I Millennials sono quelli che con più probabilità affronteranno questa spesa in futuro (85% contro il 73% dei Baby Boomers), insieme a chi ha maggiori disponibilità di spesa in generale. E sono ancora i Millennials a spingere per l’acquisto di servizi legati a benessere e svago.

                       

                      E la grande distribuzione? Nel 2016 ha sofferto una lunga stagione deflattiva e ha chiuso l’anno in perfetta parità rispetto al 2015, beneficiando comunque di un piccolo miglioramento delle vendite registrato nelle ultime due settimane del 2016 e comunque non tale da non superare un +2% concentrato peraltro fortemente nei giorni pre-natalizi.

                       

                      Tra le parole con cui gli italiani descrivono l’anno che è appena iniziato, rileva ancora il rapporto, si confermano quelle che avevano già caratterizzato il 2016 ovvero ‘speranza’ (la usa il 33% del campione, era il 33,8% un anno fa), ‘cambiamento‘ (12% a fronte di un 14,3%), ‘timore‘ (10% rispetto a un più robusto 14,2% del 2016). Scostamenti però tutto sommato poco significativi a dimostrazione di una condizione di attesa che accomuna l’Italia e gli italiani. Ancora fra le parole più rappresentative del 2017 ‘ripresa’ e ‘crisi’ registrano l’identico indice di gradimento (entrambe sono state scelte dal 8% del campione) quasi come se l’una neutralizzasse l’altra.

                       

                      Copyright: Fruitbook Magazine