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                      Rivoira: “Ambrosia, grandi prospettive”. Quando la qualità vince sul prezzo

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                      (Copyright: Fm)

                      È terminata a fine gennaio l’undicesima campagna di Ambrosia, una delle mele più apprezzate in Italia e all’estero grazie al suo collocamento nella (assai poco numerosa) famiglia delle varietà subacide. Prezzi elevati, per via di quantitativi più bassi del 30 per cento rispetto alla passata campagna. La sorpresa è che i prezzi più alti non hanno ridotto gli acquisti dei consumatori, a riprova che oggi la qualità vince sul prezzo. Il prossimo anno, clima permettendo, il raccolto di Ambrosia dovrebbe raggiungere le 25 mila tonnellate tra Piemonte e Val Venosta, mentre  nei prossimi tre anni gli ettari investiti saliranno a 600. Rivoira ha acquisito i diritti di altre due varietà del segmento subacido

                       

                      di Eugenio Felice

                       

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                      Una fase del confezionamento di mele Ambrosia cerate (Copyright: Fm)

                      “Quest’anno abbiamo avuto un calo dei volumi produttivi di circa il 30 per cento, a causa delle avversità climatiche della scorsa primavera. Abbiamo deciso di favorire un decumulo veloce per evitare problemi qualitativi. La campagna delle Ambrosia, per esempio, è durata solo quattro mesi, terminando nel mese di gennaio, con un volume complessivo di 14 mila tonnellate (per la sola Rivoira, ndr). Con le altre varietà finiremo nella seconda metà di marzo. Sarà insomma una campagna corta, buona in termini di prezzi, ma con un rendimento per i melicoltori meno soddisfacente, in termini di resa per ettaro, rispetto alla precedente, per via dei quantitativi più bassi”. A parlare è Marco Rivoira, che abbiamo incontrato l’8 marzo presso la sede di Verzuolo (Cuneo), dove si trova uno dei più avanzati magazzini d’Europa per la lavorazione e il confezionamento delle mele (vedi il video che abbiamo realizzato nel 2017).

                       

                      I minori volumi produttivi in tutta Italia, con punte record come in Trentino, ha comportato prezzi di vendita al consumo sensibilmente superiori rispetto agli anni scorsi, prezzi che in Italia non si erano forse mai visti, attorno ai 2,00 – 2,20 euro per le varietà standard e tra i 2,50 e i 3,00 euro per le varietà club. “La cosa più significativa – ci ha spiegato Marco Rivoira – è che i volumi di fornitura ai clienti storici non sono calati, considerando i singoli mesi di fornitura, a riprova che il consumatore finale guarda prima di tutto la qualità e una variazione anche importante di prezzo non gli fa cambiare abitudine di acquisto. Questo almeno è il caso delle mele. Prezzi più alti permettono ai frutticoltori di investire per continuare a garantire al mercato prodotti soddisfacenti, mentre focalizzarsi sul prezzo rischia di penalizzare tutti, in primis gli stessi consumatori che meritano l’innovazione del comparto con prodotti sempre di maggior qualità”.

                       

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                      Mele vendute da Esselunga a inizio 2018 (Copyright: Fm)

                      Rivoira ha l’esclusiva per tutta Europa fino al 2036 sulla varietà club Ambrosia, selezionata in Canada e apprezzata in tutto il mondo. Il raccolto è stato quest’anno di 15.500 tonnellate tra Piemonte e Val Venosta, con vendite da ottobre a gennaio. “Abbiamo avuto una grandissima richiesta – ha sottolineato Marco Rivoira – sia in Italia che all’estero. In Germania, per esempio, siamo arrivati a fare con un gruppo distributivo 300 mila vassoi a settimana. Sono andate bene anche le selezioni meno colorate, commercializzate con il brand Gold Rosè, molto apprezzate in Medio Oriente ma anche nel canale grossisti in Italia. Il prossimo anno entreranno in piena produzione i 100 ettari della Val Venosta e, salvo avversità climatiche, potremo raggiungere le 25 mila tonnellate di prodotto sui 400 ettari totali. In generale vedo grandi prospettive per questa varietà”.

                       

                      “Nei prossimi tre anni – ha specificato Marco Rivoira – pianteremo ulteriori 200 ettari tra Piemonte e Val Venosta così da raggiungere i 600 ettari in produzione. L’aumento dei quantitativi non ci spaventa, la realtà è che Ambrosia è una delle pochissime varietà subacide, caratterizzata da elevata croccantezza, dolcezza, sussosità e bassa fibrosità, tutti elementi decisamente apprezzati dai consumatori di tutto il mondo. È un segmento su cui noi crediamo molto, quello della polpa innovativa a bassa fibrosità, che vogliamo presidiare anche con nuove varietà di cui abbiamo già acquisito i brevetti e che andremo a piantare nei prossimi anni. Varietà in esclusiva gestite a club, buone e che il consumatore può facilmente identificare, rappresenta il presente e soprattutto il futuro della melicoltura italiana, l’unico modo per sottrarsi alla guerra dei prezzi tipico delle commodity”.

                       

                       

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