di Eugenio Felice (inviato a Hong Kong)
Lo stand Dole alla dodicesima edizione di Asia Fruit Logistica è uno specchio del ricco portafoglio prodotti che viene proposto dalla multinazionale americana nei mercati asiatici. Un portafoglio prodotti in continua evoluzione e ben calibrato sulle esigenze dei consumatori di un’area che, nonostante la non felice congiuntura mondiale, sta ancora registrando tassi di crescita importanti (in Cina il PIL è cresciuto nel 2018 del 6,8%). Non ci sono solo banane e ananas provenienti dalle classiche origini del Centro e Sudamerica o dalle piantagioni delle Filippine, ma anche mele Fuji, melagrane e pere Fengshui prodotte in Cina o ancora i pomeli della Thailandia e i dragon fruit del Vietnam. Ci sono alcuni frutti che in Italia non si sono mai visti, né nei supermercati né nel dettaglio specializzato.
Nei prossimi mesi l’offerta si arricchirà ulteriormente con i kiwi gialli Dorì, prodotti principalmente in Italia, grazie all’accordo di cooperazione strategica firmato il primo giorno di fiera, lo scorso 4 settembre, da Dole Asia e RK Growers, azienda costituita da 4 soci italiani – Paolo Carissimo, Carlo Lingua, Marco Rivoira e Gualtiero Rivoira – con oltre 40 anni di esperienza nel settore ortofrutticolo e l’obiettivo di selezionare, produrre e valorizzare nel mondo frutta di elevata qualità. Come appunto i kiwi gialli Dorì, per cui RK Growers rappresenta il braccio commerciale esclusivo del Consorzio Dorì Europe per la distribuzione dei frutti in Asia e Nord America.
L’accordo riguarda per ora il ricco mercato cinese, ma in futuro potrebbe essere esteso anche ad altri Paesi dell’area come Corea e Giappone. In Cina Dole ha una rete capillare di moderni centri di confezionamento e distribuzione in alcune importanti città come Shanghai, Pechino, Dongguan, Shenyang, Harbin, Xiamen, Xi’an, Qingdao, Chongqing, Chengdu, Wuhan, e Kunming, centri che le permettono di raggiungere oltre 140 aree urbane. Il limite dell’accordo è che purtroppo gli unici frutti italiani che possono oggi essere esportati in Cina sono i kiwi e le arance, mentre sono al palo i protocolli per mele, pere e uva da tavola.
“Siamo molto soddisfatti per l’intesa raggiunta con Dole Asia”, ha dichiarato Paolo Carissimo, presidente e amministratore delegato di RK Growers, firmatario dell’accordo assieme al presidente di Dole Asia, Richard Toman. “L’accordo per noi significa avere un accesso privilegiato al mercato cinese, con un partner di altissimo standing, mentre per Dole significa garantire ai propri clienti frutta italiana, ma non solo, con elevatissimi standard qualitativi, come il kiwi giallo Dorì. Non si tratta solo di vendere ciò che noi andremo a fornire, ma anche di orientare la produzione alle esigenze del mercato cinese. È questo che intendiamo per cooperazione strategica”.
Già nella campagna 2019-20 l’accordo dovrebbe concretizzarsi in 20-30 container di kiwi Dorì: la numerica precisa potrà essere definita solo a raccolto ultimato. “I volumi che Dole Asia è in grado di assorbire potrebbero essere 10 volte superiori – ha precisato Paolo Carissimo – per questo il Consorzio Dorì Europe continuerà a investire in nuovi impianti, non solo in Italia ma anche in Francia, Spagna e Cile”. Dorì è il risultato di una ricerca comune delle Università di Udine e Bologna durata 15 anni, un frutto dalle caratteristiche superiori sia in termini di aspetto che di sapore, con elevato grado zuccherino e bassa acidità. I test commerciali condotti in Cina nella scorsa campagna hanno dato risultati eccellenti, quindi le aspettative sono piuttosto elevate.
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