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                      Salviamo l’agricoltura italiana: interrogazione sul dumping nel costo del lavoro agricolo in UE

                      Salviamo l'agricoltura italiana Cordioli

                      Adelino Cordioli, promotore del movimento Salviamo l’agricoltura italiana

                      Salviamo l’agricoltura italiana, il movimento guidato da Adelino Cordioli nato allo scopo di portare alla luce la grave situazione in cui versa la filiera agroalimentare italiana rispetto alla concorrenza impari degli altri Paesi europei, è in prima linea a sostegno del settore. È stata infatti depositata in data 2 ottobre un’interrogazione parlamentare  alla Commissione Europea, dove viene richiesto come si intenda gestire la differenza dei costi di manodopera tra i Paesi europei. Competizione in cui l’Italia si trova fortemente penalizzata per costi decisamente più elevati rispetto agli altri Paesi.

                      “Il settore ortofrutticolo italiano, che impiega 346 mila imprese ed è il secondo maggiore produttore in UE, ha registrato nel 2018 un drammatico calo delle esportazioni, pari ad una perdita in quantità di oltre 446.000 tonnellate (-11,2%) e in valore di 311 milioni di euro (-6,3%). – si legge nel testo della petizione – I produttori italiani, tra i quali quelli che partecipano al movimento “Salviamo l’agricoltura italiana”, rendono noto che questa pesantissima contrazione delle esportazioni è dovuta alla differenza del costo del lavoro nel settore ortofrutticolo in UE. Rispetto ai suoi diretti concorrenti, come Grecia, Spagna, Polonia e altri Paesi est-europei, che hanno costi del lavoro inferiori, l’Italia perde penetrazione di vendita nel mercato europeo e in quelli internazionali a causa dell’alto costo del lavoro agricolo che incide fino al +70% sul prezzo finale dei prodotti ortofrutticoli italiani. Gli agricoltori italiani sono costretti a produrre a costi maggiori e a vendere ai prezzi concorrenziali degli altri Paesi, non potendo coprire nemmeno i costi di produzione. Preso atto che la progressiva perdita di competitività dell’ortofrutta italiana mette in pericolo la sopravvivenza di migliaia di aziende agricole e dei relativi posti di lavoro, si chiede alla Commissione: quali misure urgenti intende attuare per ridurre il dumping nel costo del lavoro agricolo tra gli Stati membri dell’UE? Come intende sostenere i livelli occupazionali e il reddito degli agricoltori italiani?”

                      “Con il supporto dell’on. Mara Bizzotto, che ringraziamo pubblicamente per la sua forte attenzione all’agroalimentare italiano, abbiamo portato, con questa interrogazione, la nostra voce in UE – sottolinea Adelino Cordioli -. Se non si interviene urgentemente la nostra agrofiliera subirà un declino inesorabile,, stagione dopo stagione. Ci auspichiamo che anche i nostri politici nazionali facciano pressioni a Bruxelles per ottenere il riequilibrio di queste differenze che hanno già gravemente danneggiato ampi comparti produttivi e commerciali”.

                      “Il movimento inoltre – conclude Cordioli -, rinnova nuovamente l’invito ad unirsi TUTTI, come unica strada, per dare finalmente voce all’agricoltura italiana!”.

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