L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA

                      Santambrogio (VéGé) sul carrello tricolore e sulla proroga della social card nel 2024

                      Il carrello tricolore è un’iniziativa lodevole, anche se c’è poca adesione da parte dell’industria di marca, da cui si temono oltretutto nuovi aumenti di listino. E le iniziative anti-inflazione del Governo per il 2024 spaventano la Gdo, in primis l’annunciata proroga della carta Dedicata a te. Giorgio Santambrogio, amministratore delegato del Gruppo VéGé, in un’intervista sul Sole 24 Ore Radiocor fa il punto sul trimestre anti-inflazione e racconta l’impegno dell’azienda per tenere i prezzi fissi e anche ribassati fino a dicembre

                      Dalla Redazione

                      Giorgio Santambrogio Gruppo VéGé

                      Giorgio Santambrogio, amministratore delegato del Gruppo VéGé, in un’intervista sul Sole 24 Ore Radiocor fa il punto sulle prime settimane del trimestre anti-inflazione, in cui la Gdo ha proposto – ogni insegna a modo suo – un carrello tricolore con prodotti di prima necessita e di largo consumo a prezzi calmierati e/o fissi, fino al 31 dicembre. “Il carrello tricolore è un’iniziativa lodevole, ma non è una panacea, l’adesione della Gdo è stata importante ma sarebbe stato più efficace se anche le grandi marche si fossero esposte di più – esordisce il manager su Radiocor -. I bilanci del 2023 ne assorbiranno i costi, ma sui numeri del 2024 c’è timore”.

                      La paura da parte della grande distribuzione, spiega, è che le iniziative del Governo a tutela del potere d’acquisto dei consumatori possano continuare anche nel 2024, mettendo in seria difficoltà i conti del Gruppo, così come quelli di altri retailer. Santambrogio sottolinea infatti che l’inflazione coinvolge anche la Gdo, “con i listini che non accennano a diminuire”. Ora, oltre al trimestre anti-inflazione, si aggiunge l’annunciata proroga della carta Dedicata a te (che attualmente ha un valore di 382,50 euro a famiglia con Isee fino a 15 mila euro, leggi qui), che è stata rifinanziata anche per il 2024 con un finanziamento che passa dagli attuali 500 a 600 milioni di euro. Questo potrebbe causare dei problemi nella risposta della Gdo, rivela Santambrogio. “Se dovesse esserci di nuovo una richiesta alla distribuzione di integrare un ulteriore 15%, e per noi vuol dire altri 90 milioni, i nostri margini saranno messi a dura prova – dice -, per questo serve discuterne al tavolo con il Governo”.

                      Le iniziative del Gruppo VéGé per il trimestre tricolore

                      A sottoscrivere il patto anti-inflazione sono stati 2.280 punti vendita del Gruppo Vegé, ovvero quasi tutti i punti vendita della rete al dettaglio. I prodotti a marchio all’interno del Gruppo non solo hanno il prezzo bloccato per tre mesi, ma in alcuni casi il costo al pubblico è anche diminuito.

                      Tuttavia, come detto, ci si sarebbe aspettato di più dall’industria di marca, che pur non avendo firmato un protocollo, come invece hanno fatto le industrie del retail, ha comunque sottoscritto una lettera di intenti. “Ma di intenti se ne vedono pochi”, chiosa Santambrogio. Ora l’altra grande preoccupazione per la Gdo è che si verifichino degli aumenti di listino per il prodotto di marca, che per esempio all’interno di Vegé vale più dell’85% delle vendite, in un momento in cui le insegne hanno bloccato i prezzi per tre mesi. Il contraccolpo sarebbe duro da incassare.

                      La vera sfida è il 2024

                      Il Gruppo Vegé, come riporta Il Sole 24 Ore Radiocor, da previsioni dovrebbe chiudere il 2023 con un fatturato di 13,79 miliardi di euro, con una crescita annua dell’8,9%. “Ma si tratta sostanzialmente di una crescita di inflazione”, specifica l’amministratore delegato del gruppo, e la vera sfida sarà affrontare un 2024 che non si preannuncia roseo. “Ci sarà un processo di concentrazione dei retailer – conclude Santambrogio nella sua intervista – rimarranno i migliori e appena scende l’inflazione inizieremo a vedere stridore di denti da parte delle aziende che non riescono più a stare nei costi”.

                      Copyright: Fruitbook Magazine