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                      Scaffali vuoti, è psicosi anche a Bologna. Le foto in 10 supermercati

                      scaffali vuoti Conad

                      Spazio Conad a Bologna ©FM

                      I timori per le proteste degli autotrasportatori e la paura che la guerra in Ucraina possa avere sviluppi anche nel nostro Paese ha fatto scattare i primi accaparramenti di generi alimentari anche a Bologna. Pasta, farina, olio di semi, zucchero, scatolame vario: questi i beni presi d’assalto. Abbiamo visitato dieci supermercati a campione, in alcuni ci sono interi scaffali vuoti. Alcune insegne hanno esposto un cartello per limitare gli acquisti di massa di olio di semi, unico prodotto sul quale emerge qualche preoccupazione reale sugli approvvigionamenti, mentre per gli altri alimenti la corsa all’acquisto è ingiustificata. Sembra di essere tornati a due anni fa, quando l’Italia entrò in lockdown. Un triste déja vù

                      di Carlotta Benini

                      Si direbbe che sia stato un weekend di acquisti compulsivi, quello appena trascorso, a Bologna. Ieri abbiamo visitato dieci punti vendita della Gdo tra insegne nazionali e discount per rilevare i prezzi di vendita delle banane sfuse, e ci siamo accorti fin da subito che la psicosi che in questi giorni sta dilagando un po’ in tutta Italia deve avere toccato anche la città felsinea. I timori per le proteste degli autotrasportatori contro il caro carburanti e la paura che la guerra in Ucraina possa avere sviluppi anche nel nostro Paese ha fatto infatti scattare anche a Bologna i primi accaparramenti di generi alimentari, al pari di quanto successe due anni fa all’entrata dell’Italia in lockdown. Un triste déja vù.

                      Pasta, farina, olio di semi, zucchero, scatolame vario: questi i beni presi d’assalto. In alcuni dei supermercati che abbiamo visitato ci sono interi scaffali vuoti, o quasi. L’olio di semi, in primis quello di girasole e di mais – unico prodotto sul quale vige una reale preoccupazione, dovuta a forti difficoltà di reperimento della materia prima proveniente dall’Ucraina e dalla Russia – manca in tutti e dieci i punti vendita che abbiamo passato in rassegna. In alcuni store compaiono dei cartelli che avvisano la clientela che non è possibile acquistare più di tot articoli per singolo scontrino.

                      Scendendo nel dettaglio, Coop e Conad sono le due insegne dove nel weekend gli scaffali sono stati presi più d’assalto. Alla Coop del Centro Commerciale San Rufillo nel primo pomeriggio del lunedì alcuni commessi stanno rifornendo gli scaffali dello zucchero e della farina. La corsia della pasta è vuota per metà: mancano tutti i prodotti più convenienti e le marche in offerta. Lo scaffale dei prodotti in scatola è mediamente rifornito, mancano in particolare alcuni legumi. Nel punto vendita Spazio Conad del Centro Commerciale Vialarga la farina è stata presa d’assalto, lo zucchero pure anche se in modo più contenuto. E nella corsia della pasta c’è la desolazione più assoluta. Gli oli di semi sono andati a ruba in entrambe le insegne: non c’è più disponibilità, tuttavia non vige nessuna politica di contingentamento su questo prodotto.

                      All’Eurospar di via delle Armi c’è un po’ di carenza di pasta, ma per il resto gli scaffali degli altri beni di prima necessità oggetto in questi giorni della psicosi di massa sono mediamente riforniti. Fatta eccezione per l’olio di semi, ovviamente, a dispetto del cartello che avvisa la clientela che gli acquisti sono contingentati, “a causa della situazione internazionale e nell’impossibilità di assicurare la regolare fornitura del prodotto”: si possono acquistare al massimo due pezzi (girasole, mais, arachidi, soia, semi vari). Razzia di olio di semi anche all’Esselunga di San Vitale: anche qui le vendite sono razionate, si possono acquistare al massimo tre pezzi al giorno. Sugli altri beni non abbiamo notato particolari carenze. Anche in questo supermercato, nel primo pomeriggio del lunedì, i commessi sono intenti a rifornire gli scaffali (pasta, farina, zucchero, scatolame) presi più d’assalto nel weekend.

                      Pam Panorama, nel nostro tour, è l’insegna che versa in condizioni migliori in quanto a rifornimento di olio di semi. Nello store di via Bellaria mancano diversi prodotti e marchi, ma c’è ancora disponibilità. Quello a marca del distributore è in regolare assortimento, fatta eccezione per l’olio di semi di girasole: ce n’è rimasta solo una bottiglia. Anche qui un cartello avvisa la clientela che è possibile acquistare solo due pezzi per spesa. Negli scaffali di farina, pasta e zucchero e scatolame ci sono dei “buchi”, ma nulla di preoccupante. Completiamo il tour delle insegne nazionali nel punto vendita Carrefour Express di via Arno: la farina c’è, della pasta mancano i prodotti in offerta, e fra gli oli di semi manca sugli scaffali solo quello di girasole in offerta. Il resto si trova regolarmente.

                      Nei discount bolognesi sembra che l’assalto agli scaffali del weekend appena trascorso sia stato più contenuto: qui grandi situazioni di desolazione non ne abbiamo viste. Nello store Lidl di via Larga c’è qualche buco fra gli scaffali dello zucchero, della farina e della pasta, ma niente di che. Di olio di semi invece non c’è più traccia: e qui il razionamento è il più severo, si può acquistare solo un pezzo per scontrino (girasole, mais, arachidi, colza, semi vari), come avvisa l’apposito cartellino. Situazione analoga anche in Aldi: nel punto vendita di via Larga i beni di prima necessità ci sono tutti, seppur con qualche buco a scaffale. Per quanto riguarda l’olio, invece, restano quattro bottiglie di olio di mais, l’altro (arachide, girasole e semi vari) è finito. Niente razionamenti però, qui.

                      In Eurospin la corsia della pasta è stata presa d’assalto. Abbiamo visitato il punto vendita di via Giovanni Segantini: dai maccheroni agli spaghetti, gli scaffali sono pressoché vuoti. Anche su zucchero e farina i clienti del discounter italiano si sono fatti prendere dalla psicosi. L’olio di semi, inutile dirlo, manca.  Completiamo il nostro tour con In’s, insegna discount del Gruppo Pam: i clienti del negozio di via Lombardia hanno fatto scorte di olio di semi, lasciando comunque qualche pezzo ancora a scaffale (è rimasto per lo più olio di semi di arachide). Anche la pasta è andata a ruba, in particolare quella della private label Pasta Novella. Se per zucchero e farina non abbiamo rilevato particolari carenze, la psicosi qui pare essersi abbattuta su altri beni di prima necessità: manca infatti il latte a lunga conservazione ed è stato letteralmente saccheggiato lo scaffale di cracker e grissini.

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