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                      Simone Spreafico: «Campagna pere sopra le aspettative». Angélys a 4.000 tons

                      Finalmente buoni segnali dal mercato. Anche perché parliamo di uno degli articoli, la pera, che più ha sofferto negli ultimi anni. La qualità decisamente elevata ha fatto invertire la tendenza sui consumi nazionali, con prezzi finalmente remunerativi per produttori e distributori. Intanto da dicembre è in vendita la Angélys, una esclusiva Spreafico per l’Italia con un raccolto 2014 cresciuto a 4 mila tonnellate

                       

                      di Eugenio Felice

                       

                      Angelys Ok

                      (Copyright: Fm)

                      La campagna pera in corso sta evidenziando segnali  molto positivi,  soprattutto in termini di crescita della domanda. Lo aveva già segnalato il comitato di coordinamento dell’OI Pera lo scorso novembre: nonostante la maggiore disponibilità iniziale di prodotto, i dati sulle giacenze di Abate al 31 ottobre 2014 evidenziavano infatti un -7 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a dimostrazione di una domanda molto vivace da parte del mercato interno ed estero. La forte domanda di prodotto, che riguarda tutto il comparto pere e non solo l’Abate Fetel, ha  determinato una significativa crescita delle quotazioni. La notizia quindi è importante: uno dei frutti più in difficoltà degli ultimi anni, la pera, finalmente registra consumi in crescita e prezzi sostenuti, pur in presenza di quantitativi superiori alla scorsa campagna.

                       

                      Il motivo? “Grazie alla qualità decisamente elevata dei frutti e a un avvio di campagna con prezzi corretti, anche se mai avremmo immaginato la scorsa estate una campagna così positiva. Il consumatore italiano si è riavvicinato alla pera e questo ci fa ben sperare per gli anni a venire. L’importante sarà continuare a lavorare sulla qualità”, ci ha spiegato Simone Spreafico, pochi giorni fa, quando lo abbiamo contattato per avere il polso della situazione. Lo storico gruppo, che fa capo alla famiglia Spreafico ed è specializzato anche nella distribuzione di prodotto di importazione, lavora le pere nazionali nello stabilimento di Sala Bolognese con volumi superiori alle 20 mila tonnellate. Ha anche un’esclusiva per l’Italia: la pera Angélys, che ha raggiunto  in questa campagna un volume di 4 mila tonnellate. Si raccoglie a ottobre tra l’Emilia Romagna e il Veneto, affina come il buon vino nelle celle di conservazione fino a dicembre, per essere venduta fino a giugno o a esaurimento scorte. “I volumi cresceranno ancora i prossimi anni, quando andranno in produzione i nuovi impianti”, fa sapere Simone Spreafico. è una pera che piace, grazie alla polpa fondente e profumata e al grado brix mediamente elevato.

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