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                      Solidale italiano Altromercato vince il SetteGreen Award 2014

                      Solidale italiano arance
                      Il premio SetteGreen awards 2014 per la categoria Food quest’anno è stato assegnato a Solidale italiano, il progetto di Altromercato che valorizza i prodotti agroalimentari fatti in Italia secondo i principi del commercio equo e solidale. Tra i prodotti commercializzati ci sono agrumi (clementine, mandarini, limoni e arance) sia da agricoltura biologica sia convenzionali, e, recentemente, anche i kiwi biologici ancora in piccoli volumi per testare il mercato

                       

                      Solidale ItalianoAltromercato, la maggiore organizzazione di commercio equo e solidale in Italia, ha ricevuto il SetteGreen Awards 2014, il premio promosso dal settimanale Sette del Corriere della Sera per le idee imprenditoriali eco-sostenibili e le eccellenze green. Il progetto Solidale italiano, che si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento nella categoria “Food”, ha come principale obiettivo quello di valorizzare i prodotti agroalimentari italiani, realizzati da realtà produttive di qualità, ecologicamente e socialmente responsabili, secondo i principi del commercio equo e solidale.

                       

                      “Sono prodotti agroalimentari fatti in Italia – spiega Francesca Taviani di Ctm Agrofair – secondo i princìpi del commercio equo e solidale, proponendo anche nel nostro Paese un modello alternativo di economia che mette al centro le persone, l’ambiente e la scelta di vivere in modo responsabile. Come Ctm Agrofair commercializziamo agrumi (clementine, mandarini, limoni e arance) sia da agricoltura biologica (Cooperativa Goel Bio in Calabria) sia convenzionali (Cooperativa Agrinova, sempre in Calabria). Stiamo distribuendo anche kiwi biologici ma ancora in piccoli volumi per testare il mercato e essere pronti con la prossima stagione. La frutta fresca di Solidale Italiano si trova nelle Botteghe del Mondo, presso grossisti specializzati, qualche mensa ristorazione scolastica, e nella catena distributiva Nordiconad. Stiamo anche sviluppando l’estero”.

                       

                      Avviato nel 2011 con alcuni dei prodotti tipici simbolo dell’Italia, pomodori, pasta, olio, il progetto promuove i valori di sostenibilità, equità e legalità per produzioni biologiche di eccellenza, che tutelano la biodiversità e le tipicità del territorio, nel rispetto dell’ambiente e dei diritti delle persone. I prodotti del Solidale italiano Altromercato provengono infatti da agricolture solidali e sostenibili, da aree del Paese in via di spopolamento e da percorsi virtuosi di riaffermazione della legalità, di contrasto allo sfruttamento e al caporalato e di inclusione sociale.

                      Solidale italiano logo

                       

                      Sono nati così in pochi anni 10 collaborazioni in Italia e 37 prodotti alimentari di qualità, destinati a crescere grazie all’alleanza con Associazione italiana per l’agricoltura biologica (Aiab), Gruppo cooperativo Cgm e Slow food italia, che hanno firmato il Manifesto del Solidale italiano di Altromercato, per creare anche nel nostro paese un modello alternativo di economia, che mette al centro le persone, l’ambiente e la scelta di “vivere responsabile”.

                      In occasione della cerimonia di premiazione, che si è svolta martedì 2 dicembre alla Triennale di Milano, ha ritirato il premio Vittorio Rinaldi, presidente di Altromercato. “È un riconoscimento importante, che premia un progetto su cui il nostro consorzio sta investendo tante risorse ed energie e che rappresenta il focus delle nostre attività per il prossimo futuro: un nuovo importante filone, quello del Commercio equo e solidale fatto in Italia, che si affianca al nostro tradizionale lavoro con i produttori del Sud del Mondo – ha commentato Vittorio Rinaldi -. Oggi più che mai siamo convinti che le preziose esperienze maturate dal Commercio equo e solidale in oltre 25 anni di storia possano essere utilmente impiegate anche al servizio di tutte quelle realtà produttive di qualità, ecologicamente e socialmente responsabili, che nel nostro Paese si trovano in difficoltà” .

                       

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