Articolo di LA REDAZIONE
Vegetariani per legge, una volta alla settimana. Nell’inserire questa proposta di legge all’interno del suo programma di governo (NB: in Germania si vota per il nuovo governo il prossimo 22 settembre), il partito dei Verdi tedesco ha preso una posizione netta contro l’eccessivo consumo di carne del paese: secondo le ultime statistiche, un cittadino tedesco consuma in media 98 chili di carne a testa all’anno.
Gli obiettivi dichiarati sono due: da un lato il partito mira ad incentivare uno stile di vita sano, quindi combattere obesità e malattie cardiovascolari, dall’altro salvaguardare il pianeta e diminuire l’effetto serra.
Secondo gli esponenti del partito, infatti, gli animali da pascolo sarebbero tra i principali responsabili del cambiamento climatico. Come? Oggi, il 30% della superficie sfruttabile della Terra è coperta da pascoli e la biomassa prodotta dagli animali è già responsabile del 5% delle emissioni di diossido di carbonio e del 40% del metano. Secondo gli ecologisti, se i consumi di carne dei Paesi emergenti cresceranno con i trend attuali, nel 2050 gli animali da pascolo produrranno emissioni pari a metà del traffico stradale e aereo.
Le reazioni del cittadini sono state immediate e la proposta pare non aver riscontrato il successo “di pubblico” sperato. La polemica si è infiammata soprattutto su Twitter, dove gli utenti scherzano e polemizzano attorno all’evento utilizzando gli hashtag #veggieday e #krautsourcing, una versione “ai crauti” dell’originale crowdsourcing. Sul social sono spuntate anche delle foto di proteste di piazza da parte del Partito Liberale Democratico, FDP, i cui sostenitori domandano, a loro volta, “più diritti per gli hamburger”.
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