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                      Spesa a casa: a Milano e Torino Esselunga esaurisce gli slot. Stabili le zone gialle

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                      Esselunga a casa

                      Con l’avvio ufficiale del nuovo DPCM il 6 novembre, in alcune città delle zone rosse è ritornata la difficoltà nell’accaparrarsi uno slot libero per la consegna a domicilio della spesa, soprattutto da Esselunga. A Milano e Torino, ad esempio, Esselunga ha terminato gli slot disponibili per la consegna a casa, ma anche Carrefour registra delle difficoltà nelle aree più colpite dalla pandemia. Nelle regioni gialle invece la situazione è sotto controllo, con consegne dopo due o tre giorni ma anche in giornata, in base al servizio di consegna che si sceglie di utilizzare

                      Dalla Redazione

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                      Con Esselunga a casa la spesa arriva direttamente a casa, in diverse città italiane

                      Dall’annuncio di settimana scorsa della divisione dell’Italia in zone di differente colore in base alla situazione e diffusione più o meno critica della pandemia, si è assistito nuovamente alla corsa alle provviste, soprattutto nelle regioni rosse, che sottostanno a più restrizioni. Così, nonostante le rassicurazioni delle istituzioni e della grande distribuzione che i supermercati rimarranno sempre aperti (come è successo anche durante il primo lockdown), si è assistito a lunghe code, soprattutto nei negozi Esselunga della Lombardia, ma non solo, per fare le scorte.

                      Come a marzo e aprile, molti hanno optato per la spesa online e così gli slot si sono esauriti in poco tempo. C’è anche da dire che la consegna a domicilio è molto utile, se non fondamentale, per tutte le persone in quarantena fiduciaria, malate o più a rischio. Ecco quindi che oggi si assiste a una situazione simile a quella vissuta durante il primo lockdown con slot di consegne per la spesa Esselunga a casa tutti esauriti nelle zone di Torino e anche di Milano (la mattina del 9 novembre prevedeva un solo slot di consegna per domenica 15 novembre). Come riporta il Corriere della sera del 6 novembre,  Esselunga ha fatto sapere che l’aumento delle richieste non è stato repentino, ma graduale negli ultimi giorni: da quando i residenti delle zone più colpite dal Covid hanno percepito di essere a rischio lockdown, le prenotazioni si sono via via moltiplicate. E a poco sono serviti gli sforzi logistici messi in campo dall’insegna fin dalla prima ondata per scongiurare la completa saturazione.

                      Diversa la situazione delle zone gialle: nella Capitale le consegne possono avvenire anche in giornata, mentre a Verona (ad oggi zona gialla), ad esempio,  bisogna attendere fino a giovedì 12 novembre, quindi 72 ore.

                      Qualche difficoltà l’ha riscontrata anche Carrefour, con qualche giorno di attesa per Milano e Torino. Pam, Conad e Eataly, invece, nelle zone rosse non hanno riscontrato difficoltà, così come Everli (ex Spupermercato 24) leader tra le piattaforme digitali del settore, arrivata a servire ben 53 province da Nord a Sud e a collaborare con decine di insegne diverse con slot disponibili in giornata in molte città italiane.

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