di Carlotta Benini
Raccontare l’ortofrutta in modo “diverso”, laddove diverso significa coraggioso, divertente, per certi versi controcorrente: “in una parola, memorabile”. Con quale linguaggio? “Parlando di bellezza, di qualità, di fashion e di stile, con una modalità ingaggiante che sia al contempo emozionante, ma anche credibile, utile e ricca di contenuti”. Come fare, in definitiva, tutto ciò? “Osando e provocando”. Non ha dubbi Claudio Dall’Agata sul fatto che Spettacoli alla Frutta, in quella che potremmo definire in senso lato la sua “versione 4.0” (e in questo caso la rivoluzione non è digitale ma a tutto tondo), sia un progetto di filiera unico nel suo genere, per rappresentanza, obiettivi e contenuti. Proprio a Macfrut ha fatto il suo scatto in avanti, annunciando ufficialmente il suo debutto in Gdo, con una conferenza stampa-evento in cui non sono mancate le soprese: del resto l’obiettivo della comunicazione è proprio questo, creare il cosiddetto effetto wow.
Ma andiamo con ordine: Spettacoli alla Frutta è il sodalizio che vede riunite 22 aziende rappresentative di tutta la filiera ortofrutticola, insieme per promuovere i prodotti ortofrutticoli con format e iniziative originali. Lo scorso novembre alla presenza di 12 aziende è stata costituita un’ATI (Associazione temporanea d’Imprese): oggi queste aziende sono diventate appunto 22 e insieme costituiscono un esempio unico di aggregazione. Lo scopo comune è quello di essere una proposta e uno strumento per contribuire a stimolare i consumi di frutta e verdura nell’interesse di tutta la filiera, dalla produzione al retailer, dall’indotto al consumatore.
Oggi il progetto approda nei supermercati italiani, con un format itinerante che nei prossimi mesi farà tappa in diversi punti vendita delle insegne che aderiscono all’iniziativa, promettendo di regalare alle persone intente a fare la spesa un’esperienza d’acquisto degna di essere ricordata.
“Sei mesi fa, con la costituzione dell’ATI e l’annuncio del manifesto di Spettacoli alla Frutta, abbiamo lanciato la nostra call to action – racconta all’evento a Macfrut Dall’Agata, direttore di Bestack, consorzio promotore e coordinatore dell’ATI – Supermercati ci state?”. A questo primo appello hanno risposto 20 gruppi distributivi e ne sono stati scelti otto operanti in varie aree della Penisola, da nord a sud: Dimar (insegna Mercatò), Carrefour, Gruppo Alì, Coop Alleanza 3.0, Unicoop Firenze, Conad Pac 2000A, Ap Commerciale (Sole 365), Megamark.
Per oltre otto weekend a partire dal mese di giugno queste eccellenze ortofrutticole animeranno le corsie dei supermercati interagendo in senso letterale con i consumatori intenti a fare la spesa. Come? Diventando dei personaggi fantastici in carne e ossa con una propria personalità e carattere – ognuno vestito di un abito di scena esclusivo – che con performance inedite e divertenti racconteranno ai presenti la loro bontà e la loro bellezza, il loro gusto, la loro storia, nonché i benefici di una dieta ricca di frutta e verdura, al contempo promuovendo consumi più sostenibili e senza sprechi. E poi il gran finale, nel reparto ortofrutta, dove tutti – i clienti che fanno la spesa e i personaggi fantastici – prenderanno parte a un piccolo ed entusiasmante show musicale.
“L’obiettivo entro fine novembre è quello di realizzare 16 eventi memorabili in Gdo”, rivela Dall’Agata.
Ci sono il limone Almaverde Bio, il barattiere Barattì Miss Freschezza, la carota Novella di Ispica Igp, la ciliegia Igp del Consorzio di Vignola, il melone Igp del Consorzio del Melone Mantovano, il pomodoro Igp del Consorzio di Pachino, il radicchio del Consorzio di Tutela del Radicchio Rosso di Treviso Igp e Variegato di Castelfranco Igp, la pera dell’Emilia Romagna Igp, la zucchina Crü di Colle d’Oro, la clementina Dolce Clementina di Armonia, il finocchio Dolce Lucano, il kiwi Jingold, la melanzana Melanzì, la mela Melinda, l’arancia rossa Oranfrizer, l’anguria Perla Nera, l’uva Piacere Viviana, il fico d’India Sicilio, la fragola Solarelli, le pesche e nettarine Valfrutta Fresco e il carciofo Violì. Con loro ci sono gli imballaggi in cartone ondulato del Consorzio Bestack, custodi di freschezza e di lunga vita dell’ortofrutta.
Ventidue top player dell’ortofrutta italiana che insieme rappresentano il 74% delle referenze che i consumatori possono trovare in reparto. A valore queste aziende rappresentano dai 3,5 ai 4 miliardi di fatturato, vale a dire il 25% dell’indotto di tutta l’ortofrutta made in Italy.
Dell’effetto wow che il progetto potrà generare nei consumatori intenti a fare la spesa è stato dato un assaggio in fiera a Macfrut, quando due attori si sono inseriti a sorpresa nella conferenza stampa improvvisando due divertenti sketches al sapore di frutta.
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