Spreafico Francesco & F.lli Spa ha inaugurato lunedì 22 giugno il rinnovato e ampliato stabilimento di Dolzago (Lecco), che il primo gennaio 2012 era stato interessato dall’evento più traumatico che ha vissuto l’azienda in oltre 50 anni di attività: un incendio che si era portato via oltre 3.700 metri quadrati di magazzino. Il fatturato del gruppo dovrebbe raggiungere nel 2015 (anno fiscale che chiude il 30 giugno) i 275 milioni di euro

Dalla Redazione

Una veduta aerea dello stabilimento Spreafico di Dolzago (Lecco)

I vertici della Spreafico Francesco & F.lli Spa hanno presentato alla stampa il rinnovato magazzino di Dolzago (Lecco), che si presenta ora con 11 mila metri quadrati coperti, compresi i nuovi uffici, su un’area complessiva di quasi 37 mila metri quadrati. 271 i lavoratori, con un incremento di 73 persone rispetto al 2012. Presenti i fondatori Carlo e Ferdinando Spreafico, assieme alla seconda generazione, composta da Raffaele, Cesare e Mauro. Ha partecipato anche Enrico Corali, amministratore unico di ISA, l’Istituto Sviluppo Agroalimentare che ha dato un finanziamento di 5,65 milioni di euro per la realizzazione del progetto dopo che nel 2004 aveva dato un altro finanziamento pari a 4,45 milioni di euro per l’ampliamento dello stabilimento di Santa Maria Codifiume (Ferrara). È proprio a Dolzago che era iniziata l’attività nel 1963 e a Dolzago oggi si lavora anche al nuovo progetto di quarta gamma Vitamia, che sta incontrando sempre maggiore successo.

L’attività principale della Spreafico a Dolzago consiste nella raccolta e valorizzazione del prodotto ortofrutticolo proveniente da tutto il territorio nazionale.  I vertici del gruppo hanno illustrato brevemente la storia della società, soffermandosi sui valori aziendali: orientamento al consumatore e attenzione massima alle sue esigenze; modello di relazione fondato sul category management e sulla partnership; gestione delle operazioni con un approccio di totale attenzione alla minimizzazione dei costi; eccellenza nell’esecuzione delle attività aziendali; attenzione alla gestione totale dei rischi aziendali; grande attenzione verso i prodotti vero motore di tutta la filiera.

L’azienda è passata da un fatturato di 185 milioni nel 2011 fino al valore di 275 milioni del 2015 (l’anno fiscale termina il 30 giugno) con una crescita media di poco più del 10% annuo. Nel 2007 il fatturato era stato di 130 milioni di euro. La crescita del fatturato è stata più che proporzionale rispetto a quella dei quantitativi e questo è stata conseguenza all’opera di progressiva miglior valorizzazione delle produzioni italiane di eccellenza.

Un momento della conferenza stampa del 22 giugno a Dolzago (Lecco)