È stata Bloomberg, il 24 giugno, giorno in cui le azioni Syngenta sono salite di quasi il 5 per cento alla borsa di Zurigo, a riferire che Monsanto sta valutando l’acquisizione di Syngenta per 40 miliardi di dollari, che equivalgono a un prezzo pari a 386 franchi svizzeri per azione, il che significherebbe un upside del 15 per cento rispetto al prezzo di chiusura di ieri. A quanto pare Monsanto e Syngenta hanno tenuto pochi mesi fa dei colloqui preliminari con i rispettivi consulenti su una possibile fusione prima che il management della società svizzera si opponesse alle negoziazioni.
Dagli incontri sembra infatti che siano emerse preoccupazioni circa la possibili sinergie, i problemi di antitrust, oltre al fatto che Monsanto si dovrebbe trasferire in Svizzera per ragioni fiscali, proprio mentre i politici americani cercano di chiudere la scappatoia, eliminando in tal modo i benefici. Per l’analista di Kepler Cheuvreux, Martin Roediger, questa febbre da takeover che si è generata intorno al titolo Syngenta sembra esagerata perché è improbabile che questo accordo possa andare in porto. Infatti i problemi di concorrenza impedirebbero una fusione. Kepler ha confermato la raccomandazione hold con un target price a 340 franchi svizzeri su Syngenta.
Fonte: Milano Finanza