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                      Nato dall’esperienza del suo presidente Marco Bellucci, il progetto Terra Mia Italia, che vede già i primi prodotti sul mercato, vede ora anche gli agrumi: si parte in Calabria con il clementino di Corigliano, poi ancora i navellini, i limoni di Rocca Imperiale e i mandarini, i mandarini tardivi e il Bergamotto prodotto a Brancaleone (RC). Alla base del progetto Terra Mia Italia concetti guida come qualità, eccellenza delle aziende produttrici, tracciabilità dei prodotti, certezza delle transazioni, tutela del “Made in Italy e del Made by Italy”, dialogo diretto tra produttori e GDO e servizi agli associati. Per raggiungere questi obiettivi, indispensabili sono la Blockchain, la guerra all’Italian Sounding e i marcatori del DNA

                      Dalla Redazione

                      Terra Mia Italia

                      Clementino di Corigliano

                      Terra Mia Italia è il presente ed il futuro del settore agroalimentare. Anticipa ciò che nei prossimi anni succederà e soprattutto è garanzia di qualità per il consumatore finale e la grande distribuzione. Il progetto, già partito, è innovativo e sta immettendo i primi prodotti sul mercato. È nato dall’esperienza di Marco Bellucci, presidente della nuova realtà, dal 1985 consulente di settore e impegnato in più ruoli, in Italia e all’estero, nella valorizzazione dei prodotti nazionali. Terra Mia Italia è un progetto che si basa su di un contratto di rete che associa circa 400 aziende del territorio italiano, Op e Cooperative Nazionali, con la formula del Contratto di rete, figura giuridica che risale al 2009, normata con Legge del 9 aprile (leggi qui). “Terra Mia Italia è sinonimo di qualità, eccellenza delle aziende produttrici, tracciabilità dei prodotti, certezza delle transazioni, tutela del “Made in Italy e del Made By Italy”, dialogo diretto tra produttori e GDO, servizi agli Associati. Le parole guida del progetto sono Blockchain, guerra all’Italian Sounding, Marcatori Del DNA, legate inscindibilmente l’una all’altra” riporta il comunicato stampa.

                      Il primo agrume del progetto Terra Mia Italia è il clementino di Corigliano, infatti, la campagna degli agrumi ha avuto inizio e in Calabria il primo protagonista della raccolta è questo clementino, che vede quest’anno un’ottima qualità con la prevalenza delle pezzature medie e medio piccole. Il vasto numero di aziende associate a Terra Mia Italia, consentirà in ogni caso di avere pezzature di diverso calibro e quantitativi. Come nella scorsa stagione le tipologie di lavorazione sono complete, dallo sfuso affogliato al girsac di vario peso. Lo stesso si può dire per i navellini, i limoni di Rocca Imperiale e i mandarini, i mandarini tardivi e il Bergamotto prodotto a Brancaleone (RC) zona più vocata d’Italia per quanto concerne questo tipo di agrume.

                      Terra Mia Italia

                      Limone di Rocca Imperiale

                      Pianificata e migliorata la logistica per tutte le esigenze nelle varie aree italiane, la novità è la messa a punto per le consegne all’estero. Terra Mia Italia quest’anno potrà anche usufruire di una piattaforma di transito a San Giuliano Milanese per le consegne AxA, poiché le esigenze dei clienti sono di non fare programmi di ordini con due giorni di anticipo. La freschezza è garantita. Le zone primaticce sono Corigliano e le limitrofe per poi iniziare dopo pochi giorni in quelle di Rosarno e nella provincia di Reggio Calabria. Sono state inoltre attivate le animazioni di vendita con degustazioni ed informazioni sulla provenienza dei prodotti, finalizzate alla salvaguardia del consumatore dall’acquistare prodotti provenienti dall’estero.

                      “Questa responsabilità la stiamo assumendo con l’inserimento della Blockchain per tutti gli agrumi ritenendo la tracciabilità e le informazioni approfondite del prodotto, un dovere verso il cliente. Confidiamo inoltre nella sensibilità della GDO nell’assumere l’onere di scegliere prodotti italiani di alta qualità con la descrizione approfondita della Blockchain – fa sapere Marco Bellucci -. Si tratta di un libro mastro digitale decentralizzato – spiega Bellucci – che presenta diversi vantaggi. Il primo è la creazione di un Eco Sistema poiché offre la visione di ogni singola transazione commerciale a tutti gli attori coinvolti. Il secondo è la sicurezza delle informazioni. Ogni transazione che avviene sulla rete è registrata e quindi immutabile nel tempo. Il terzo è la tracciabilità del prodotto, che permette in ogni istante di ripercorrere il suo percorso su tutta la filiera produttiva”.

                      “A tal proposito – prosegue Bellucci – vengono generate etichette QR Code dei prodotti creati all’interno dei lotti che permettono a clienti e consumatori finali di sapere la vera storia degli stessi. Ciò è convalidato dall’utilizzo dei Marcatori del DNA, veri e propri rivelatori del DNA dei prodotti. Il quarto è l’ausilio delle Io T, ovvero l’impiego di tecnologie di avanguardia per il controllo della merce, vedi per esempio i sensori di temperatura per il trasporto di merce surgelata in celle frigorifero. La Blockchain, in sintesi, è una piattaforma in nostro possesso che ci è stata preparata ad hoc e brandizzata Terra Mia Italia da Food Chain Spa, messa a disposizione delle aziende associate per la tracciabilità dei propri prodotti”.

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