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                      Inglesi popolo di salutisti? A giudicare dalla recente dichiarazione di Tesco sembrerebbe di sì. La catena britannica di supermercati ha infatti affermato che le vendite di frutta e verdura nei propri reparti durante la pandemia hanno registrato cifre superiori agli ultimi vent’anni. Boom di patate, lime, mele, funghi e zucche e non solo. Salutisti, quindi, ma con un occhio alle ricette tradizionali, perché con il lockdown, lo smartworking e la famiglia che si ritrova assieme durante i pasti, è aumentato il tempo e le occasioni per cimentarsi nelle “ricette della nonna”

                      Dalla Redazione

                      Tesco

                      Boom di ortofrutta per Tesco che, complice il lockdown, registra la più grande domanda di frutta e verdura degli ultimi vent’anni. Sembra così aumentare la quota di inglesi salutisti, vista la maggior domanda di frutta e verdura cui ha assistito l’insegna britannica in questi mesi. Ormai infatti lo sappiamo: il lockdown – e il maggior tempo libero che esso comporta – ha avvicinato un maggior numero di persone ai fornelli, sia in Italia che all’estero. In Gran Bretagna lo sa bene Tesco, che ha notato come questa tendenza abbia portato a una domanda settimanale da record di frutta, verdura e insalata.

                      I nostri clienti stanno acquistando più verdura, frutta e insalata rispetto a un qualsiasi altro anno degli ultimi venti – afferma Emma Richards, responsabile acquisti della categoria prodotti di Tesco -. Perché hanno più tempo a disposizione per cucinare, ma anche per mangiare in modo più sano in questi tempi difficili”.

                      Tra gli articoli più acquistati troviamo le patate “Maris Piper”, le cui vendite sono aumentate del 60% rispetto a un anno fa, i lime (+60%), le melanzane (+50 per cento), +50% anche per la zucca “butternut” (simile alla nostra zucca violina), +40% per i porri, +30% per le cipolle rosse e +10% per le mele. Rispetto all’anno precedente la pandemia, Tesco ha registrato buone performance anche per quelle verdure dalle note proprietà salutistiche: cavoli (+25% circa), broccoli (+20%), germogli e spinaci (+10%). La dichiarazione di Tesco, tra l’altro, arriva in concomitanza con l’annuncio da parte della British Onion Producers Association e della Brassica Growers Association dell’impennata di vendite dei loro prodotti nell’ultimo anno.

                      Nel reparto ortofrutta di Tesco a fare da padrona è così senza dubbio la patata Maris Piper, molto in voga in Inghilterra e molto versatile in cucina, che ha visto la domanda fare un balzo del 60% nell’ultimo anno. Anche le mele sono state più richieste nell’ultimo anno. Il fornitore di Tesco Richard Hochfeld ha infatti registrato un +25% nella sua fornitura di mele a Tesco nell’ultimo anno, il che significa circa 100 milioni di mele in più. Se gli inglesi con la pandemia da un lato hanno acquistato più frutta e verdura, dall’altro hanno ridotto la frequenza d’acquisto, ecco quindi che le mele si dimostrano un ottimo prodotto grazie alla loro caratteristica di lunga conservabilità.

                      “In particolare – sottolinea Emma Richards -, stiamo vedendo una domanda estremamente alta per le verdure coltivate nel Regno Unito utilizzate in arrosti, stufati e zuppe, quindi sembra che molte persone stiano tornando alle vecchie ricette di famiglia o tirando fuori i libri di cucina ora che hanno più tempo a casa. Anche i funghi champignon più scuri, sono ricchi di vitamina D, hanno visto un grande aumento di popolarità negli ultimi 12 mesi, così come le mele, le pere e i frutti di bosco hanno avuto una crescita record nell’ultimo anno”. In effetti, nell’ultimo anno Tesco ha visto crescere del 25% anche la domanda di erbe e spezie, soprattutto quelle fondamentali per la riuscita delle tradizionali ricette dell’Isola.

                      Dalla Gran Bretagna all’Italia, sembra che la pandemia e le restrizioni abbiano non solo portato a un aumento generale della spesa nei supermercati e avvinato le persone ai fornelli per dedicarsi alle lunghe ricette delle tradizione, ma anche all’idea che una sana alimentazione possa aiutare a vivere meglio, secondo il detto “una mela al giorno toglie il medico di torno”.

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