L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA

                      Tesco vs spreco: frutta e verdura “brutta ma buona” nei succhi Waste NOT

                      Tesco
                      Il colosso del retail britannico Tesco dimostra ancora una volta il suo impegno nella lotta allo spreco alimentare lanciando la linea di succhi Waste NOT, ricavati a freddo da frutta e verdura di qualità eppure invendibile per ragioni di estetica o di calibro. I succhi – che saranno presto disponibili nel banco frigo di 350 pdv Tesco in quattro diverse combinazioni – vengono venduti in bottiglie di plastica riciclata al 30%, in formato da 250ml. “La creazione di questa linea – spiega Mike Bullock di Waste NOT – è il nostro modo di utilizzare quello che c’è di bello dentro (che è ciò che importa davvero) e condividere ciò che è buono, fa sentire bene e fa del bene. È il nostro modo di aiutare il pianeta”

                       

                      di Massimiliano Lollis

                       

                      Tesco

                      Utilizzare nel migliore dei modi frutta e verdura fresca e gustosa eppure invendibile sugli scaffali del supermercato perché “imperfetta” nella forma: è questa la missione di Waste NOT, nuova linea di succhi pressati a freddo lanciati ora dal retailer britannico Tesco.

                       

                      I nuovi succhi – venduti in bottiglie di plastica riciclata al 30% in formato 250ml al prezzo di 1,50 sterline – sono prodotti da due dei principali fornitori di ortofrutta di Tesco, G’s e AMC e le finalità alla base della loro produzione sono per l’appunto decisamente “green”: nelle sole prime dodici settimane di vendita, l’operazione potrebbe infatti far risparmiare fino a 3,5 tonnellate di frutta e verdura.

                       

                      Per quanto riguarda i gusti disponibili dei succhi ottenuti tramite il procedimento a freddo – che si sostituisce alla tradizionale pastorizzazione e permette di ottenere un prodotto freschissimo e gustoso – le combinazioni sono creative e accattivanti per un pubblico dal palato “healthy”: arancia carota e mela; arancia, barbabietola e mela; mela, melone, fragola, cetriolo e menta; arancia, mela, sedano e spinaci. 

                       

                      Tesco

                      La nuova linea di succhi Waste NOT sarà disponibile in circa 350 pdv Tesco in Regno Unito, in formato da 250ml

                      “Questi succhi deliziosi – spiega Jo Batty, buyer di Tesco – sono solo l’ultima novità che proponiamo per combattere lo spreco alimentare ed assicurarci che la maggior parte possibile del raccolto venga utilizzato. La frutta e la verdura utilizzata per questa linea – continua – non rientra nelle specifiche commerciali, e per quanto a vedersi non possa sembrare priva di difetti, quello che può offrire ai consumatori è un gusto ugualmente ottimo”.

                       

                      “Circa il 50% del sedano prodotto in Regno Unito – afferma Mike Bullock di Waste NOT – viene gettato ancor prima che esca dal recinto del terreno del produttore, così come le barbabietole il cui calibro viene valutato troppo piccolo o troppo grande. Lo stesso discorso vale per le arance che sono brutte fuori ma succose all’interno. Che spreco! Non potremmo mai rimanere a guardare mentre tutti questi buoni prodotti finiscono nel cestino. La soluzione – conclude – era letteralmente a portata di mano, e Waste NOT è il nostro modo di utilizzare quello che c’è di bello dentro (che è ciò che importa davvero) e condividere ciò che è buono, fa sentire bene e fa del bene. È il nostro modo di aiutare il pianeta”.

                       

                      I succhi Waste NOT saranno presto disponibili nel banco frigo di circa 350 punti vendita Tesco in Regno Unito. 

                       

                       

                      Copyright: Fruitbook Magazine