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                      Tesco lancia le fragole da vertical farm: qualità costante 9 mesi l’anno

                      Tesco, in collaborazione con un suo storico fornitore di prodotti freschi Direct Produce Supplies Ltd, propone in alcuni suoi punti vendita le fragole prodotte in vertical farm. In questo modo è in grado di offrire ai clienti fragole di qualità e quantità costante per tutta l’estate, indipendentemente dal meteo avverso, per una produzione stimata di un milione di kg. Questo metodo di coltivazione, infatti, consente di produrre cinque volte più frutta per metro quadrato rispetto ai metodi esistenti, con il 50% di acqua in meno e una riduzione del 90% dell’impronta di carbonio per chilo di frutta. Un buon modo per sopperire alla domanda britannica di fragole, che con la competizione tennistica di Wimbledon vede la più alta domanda di fragole dell’anno che spesso si fatica a soddisfare

                      Di Valentina Bonazza

                      Tesco Fragole

                      Fragole da vertical farm da Tesco, che punta così ad un approvvigionamento di frutta e verdura sempre più green. A rifornire l’insegna britannica con queste fragole è Direct Produce Supplies Ltd (DPS), che da più di 40 anni rifornisce Tesco di prodotti freschi. È da tre anni che DPS sperimenta la coltivazione in vertical farm per le sue fragole in un polo produttivo vicino ad Arundel, nel West Sussex, in esclusiva con Tesco. Da circa una settimana i primi volumi di fragole sono in vendita da Tesco e si prevede un resa di circa un milione di kg di fragole sugli scaffali dei supermercati Tesco quest’estate.

                      Questo sistema di produzione, sviluppato e pianificato in esclusiva con Tesco, richiede il 50% di acqua in meno e una riduzione del 90% dell’impronta di carbonio per chilo di frutta. Questo metodo permette quindi una resa maggiore rispetto alla produzione convenzionale, grazie anche all’ottimizzazione dello spazio, inoltre consente di avere frutta di qualità per più mesi l’anno. Nello specifico permette di produrre cinque volte più frutta per metro quadrato rispetto ai metodi esistenti; può fornire una fornitura costante di fragole fino a nove mesi senza l’impatto di condizioni meteorologiche avverse. Le fragole sono prodotte in vertical farming idroponico, in letti impilati verticalmente in condizioni completamente controllate, così facendo le piante ricevono il nutrimento disciolto nell’acqua invece che nel terreno, cosa che secondo DPS aiuta a migliorare il valore nutrizionale della frutta.

                       

                      “La produzione in colture verticali è un passo da gigante per i coltivatori di prodotti freschi per aiutare a ridurre la loro impronta di carbonio e usare meno acqua, aumentando allo stesso tempo le loro rese – sottolinea Sabina Wyant, manager tecnico ortofrutta di Tesco -. Per gli acquirenti c’è anche un chiaro vantaggio: avere a disposizione frutta di qualità costante fino a nove mesi all’anno, indipendentemente dalle condizioni climatiche. Ad esempio, in questo periodo, durante Wimbledon, il Regno Unito vede la più alta domanda di fragole dell’anno, ma a volte le condizioni meteorologiche avverse possono mettere in crisi la produzione in questo periodo, lasciando i dettaglianti con un deficit di prodotto. L’agricoltura verticale metterà fine a questa incertezza e garantirà condizioni di coltivazione perfette durante una stagione estesa di nove mesi”.

                      È infatti una tradizione che risale all’Ottocento (anche se rimane avvolta nel mistero) quella di mangiare fragole con panna durante la competizione tennistica di Wimbledon, che ricade nel periodo primaverile. Ad oggi, durante le due settimane di torneo vengono consumate in media più di 27 mila kg di fragole ed ottomila litri di panna. Nel 2014 ne sono state vendute 142.000 porzioni: una quantità che corrisponde circa a 1 milione e mezzo di fragole, ossia circa 28.000 chili.

                      “L’agricoltura verticale offre ai coltivatori un ambiente protetto che richiede molta meno terra, acqua ed energia per produrre raccolti di eccellente qualità – spiega l’amministratore delegato di DPS Paul Beynon -. Abbiamo scelto di produrre le nostre fragole da vertical farm nel nostro sito produttivo vicino a Chichester, sulla costa meridionale, perché questa regione offre i più alti livelli naturali di luce e calore nel Regno Unito e quindi massimizza il potenziale. Siamo comunque ancora in una fase relativamente iniziale della coltivazione verticale – prosegue Beynon – e in futuro crediamo di poter fare ulteriori progressi nella produzione sostenibile di fragole e che altre colture di frutta potrebbero adottare il sistema in modo simile”.

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