di Eugenio Felice
La guerra in corso in Ucraina non risparmia gli edifici civili. Nella notte tra domenica 20 e lunedì 21 marzo c’è stato l’ennesimo attacco missilistico sulla capitale Kiev da parte delle forze armate russe. Sono stati colpiti il grande centro commerciale Retroville, che è andato distrutto e ospitava anche l’ipermercato Novus, e alcuni edifici residenziali nelle vicinanze, colpiti dall’onda d’urto delle esplosioni, in una zona piuttosto centrale del quartiere di Podil. Secondo la procuratrice generale dell’Ucraina, nell’attacco sono morte almeno otto persone. I russi hanno spiegato, fornendo prove visive, che il mall era diventato un obiettivo militare in quanto ospitava mezzi di artiglieria ucraini come il Multiple Launch Rocket System.
Le immagini che arrivano dalla zona colpita all’indomani dell’attacco missilistico sono eloquenti: dall’inizio dell’invasione non c’era mai stato un bombardamento così violento nella capitale. Vicino al centro commerciale – che è stato raso al suolo – c’è un palazzo di uffici che è rimasto in piedi, ma con i vetri delle finestre completamente distrutti. Il centro commerciale Retroville ospitava oltre a 250 negozi, 25 bar e ristoranti (tra cui McDonald’s e KFC), 8 sale cinematografiche, 2 piscine, un centro fitness e un ipermercato Novus, gruppo distributivo attivo dal 2009 in Ucraina, considerata l’azienda della grande distribuzione alimentare più dinamica e all’avanguardia del Paese. Lo avevamo verificato di persona: a questo link il nostro articolo.
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