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                      UE, “nessun divieto per gli imballaggi dell’ortofrutta sotto 1,5 chili”

                      La Commissione Agricoltura dell’Europarlamento ha approvato il suo parere sul regolamento UE imballaggi, cancellando le previste restrizioni per le confezioni monouso per ortofrutta sotto un chilo e mezzo di peso. Soddisfatto l’europarlamentare Salvatore De Meo, relatore del parere della ComAgri: “Così si salvaguardia il settore agro-alimentare”

                      Dalla Redazione

                      Imballaggi, piccola svolta oggi in Ue per quanto riguarda il tanto discusso PPWR –  Packaging and Packaging Waste Regulation. La commissione Agricoltura dell’Europarlamento ha infatti approvato il suo parere sul regolamento, cancellando le previste restrizioni per gli imballaggi monouso per alimenti e bevande riempiti e consumati all’interno dei locali e degli obblighi di riutilizzo.

                      “Sono estremamente soddisfatto. Oggi è prevalso il buonsenso, ossia una proposta bilanciata e sostenuta a larghissima maggioranza che salvaguardia il settore agro-alimentare rispetto a una proposta iniziale fortemente dannosa”, dichiara Salvatore De Meo, presidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento europeo e relatore del parere della Commissione Agricoltura in relazione al voto appena concluso sul Regolamento Imballaggi.

                      Nessun divieto per gli imballaggi dell’ortofrutta sotto un chilo e mezzo o irrealistici target per il riuso e la ricarica delle bottiglie di vino – continua l’europarlamentare -. Abbiamo garantito la protezione delle nostre eccellenze alimentarti, del Made in Italy e di tutti i prodotti a indicazioni geografiche. In questo modo scongiuriamo l’aumento degli sprechi alimentari e tuteliamo i consumatori. Ora lavorerò duramente con tutti i colleghi del Gruppo PPE per far sì che la nostra posizione sia accolta dalla Commissione Ambiente, responsabile per questa proposta”.

                      Italia in prima linea contro il PPWR

                      L’Italia, si ricorda, è in prima linea fra i detrattori della proposta sul packaging dell’Ue, mentre altri Stati invece già si preparano alla svolta per ridurre la plastica monouso. “Sebbene sia condivisibile, il dossier presenta numerose criticità in particolare nelle filiere dell’ortofrutta, dell’olio e del vino”, ha precisato un mese fa il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida nel suo intervento durante il dibattito in Consiglio Ue circa l’impatto sul settore agroalimentare del PPWR, come riporta Agrifood Today.

                      Secondo il ministro la valutazione di impatto dei funzionari europei sarebbe carente su tre aspetti: igiene e sicurezza alimentare, le conseguenze sui consumi di acqua ed energia e infine sullo spreco alimentare. Inoltre gli imballaggi sono “parte del marketing aziendale“, veicolo fondamentale per valorizzare e diversificare il prodotto made in Italy, anche e soprattutto sui mercati esteri. Proprio la grande mole di esportazioni da parte dell’Italia frena inoltre un altro aspetto cruciale, quello del vuoto a rendere e del riutilizzo, sui cui l’Ue vorrebbe invece puntare per una riduzione drastica degli imballaggi.

                      Nel suo ultimo intervento a Bruxelles il ministro Lollobrigida ha infine difeso a spada tratta gli imballaggi monouso, definiti “fondamentali per la protezione e conservazione degli alimenti, per informare i consumatori, per la tracciabilità e l’igiene dei prodotti, calcolando anche la commercializzazione e l’export”.

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